Trieste, una mossa da Wrestling dietro la rissa tra amici

Secondo gli inquirenti Gutierrez ha sollevato l’amico e poi l’ha lasciato cadere: un atto deliberato che aggrava la sua posizione
Lasorte Trieste 19/02/17 - Piazza S.Antonio
Lasorte Trieste 19/02/17 - Piazza S.Antonio

TRIESTE Il ventunenne Anderson AndyGutierrez, accusato di tentato omicidio per la rissa di due mesi fa in piazza Sant’Antonio, non avrebbe semplicemente «spintonato» l’amico ventiduenne Thomas Costantino, provocandogli una caduta e un’emorragia cerebrale.

Chi ha assistito al litigio, in effetti, racconta una scena ben diversa: era notte fonda, i due erano ubriachi e Andy ha pestato Thomas. Poi l’ha preso in braccio, sollevandolo di peso, e l’ha lasciato cadere per terra. Una mossa da Wrestling. È così che il ventiduenne avrebbe sbattuto violentemente la testa. Una versione dei fatti, questa, che emerge dalle testimonianze dei presenti, sentiti dagli inquirenti nel corso delle indagini.

Rissa tra amici in piazza Sant’Antonio: 21enne indagato per tentato omicidio
Lasorte Trieste 19/02/17 - Piazza S.Antonio


Un gesto volontario, dunque, stando a questa ricostruzione. Ed è per questo che il pubblico ministero Federico Frezza, il magistrato che ha diretto l’inchiesta, ha incriminato il ventunenne Andy Gutierrez per tentato omicidio o, come contestazione alternativa, lesioni gravi.

Quella notte, sul posto, poco dopo, era arrivata una volante della Polizia. I due protagonisti del litigio, di fronte alle domande degli agenti, avevano minimizzato l’accaduto, ma le condizioni di Thomas raccontavano altro. Il ragazzo vomitava. Di qui la richiesta di intervento da parte del 118.

La corsa in Pronto soccorso e l’intervento in Neurologia
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In Pronto soccorso la scoperta: il malessere non era dovuto all’alcol bevuto quella sera. La vittima aveva un’emorragia cerebrale e una frattura cranica, come dimostrato dalla Tac. Rischiava la vita. Gutierrez, contattato dal Piccolo all’indomani della rissa, si era difeso affermando di non aver picchiato l’amico: «Tra me e Thomas c’è stato un diverbio per una questione legata a una ragazza. Lui era molto agitato ed è uscito (da un locale, ndr) andandosene, non si reggeva in piedi. Io l’ho seguito perché mi dispiaceva, volevo tranquillizzarlo. Ma il litigio è ripreso, lui ha iniziato a spintonarmi... anch’io l’ho spinto. Poi non ricordo... è accaduto tutto in attimo. Anch’io avevo bevuto, ma non era mia intenzione fare del male. Non ricordo se l’ho buttato per terra. Ho in mente solo la Polizia e lui che va via in ambulanza».

Per gli inquirenti Andy ha invece compiuto un atto voluto. E se Thomas non fosse stato ricoverato d’urgenza e operato l’emorragia avrebbe potuto avere conseguenze letali.—


 

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