Trieste, una lunga lista di attesa per ottenere l’alloggio alla Casa dello studente

Alla fine tutte le domande vengono accolte, ci sono 549 posti-letto. Tre complessi in zona ateneo e uno in via Gozzi
Udine 08 Ottobre 2012 Inaugurazione Casa dello studente TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
Udine 08 Ottobre 2012 Inaugurazione Casa dello studente TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

TRIESTE Indispensabili per garantire ai borsisti Ardiss in primis, ma anche agli studenti fuorisede un alloggio nelle vicinanze dell’Università, le Case dello Studente a Trieste sono molto richieste, tanto che ogni anno si forma una lunga lista d’attesa per accedervi. Con una capienza totale di 549 posti letto coprono interamente le necessità dei vincitori di borsa di studio e riservano ogni anno alcuni posti per progetti di mobilità internazionale di Units e del Conservatorio, per studenti iscritti a corsi di laurea interateneo, per studenti della Sissa e dottorandi in scambio internazionale.



A Trieste le Case dello Studente sono quattro, di cui tre all’interno del comprensorio di Piazzale Europa (E1, E3, E4) e una vicino alla stazione ferroviaria (residenza di via Gozzi). I prezzi sono decisamente calmierati: per i vincitori di posto alloggio, i borsisti Ardiss, vanno dai 127 euro per la doppia ai 147 per la singola, per gli studenti iscritti senza borsa vanno dai 210 euro per la doppia ai 218 per la singola con bagno privato, mentre pagano un po’ di più, dai 210 ai 240 euro, gli studenti in mobilità internazionale, i ricercatori e i tirocinanti.

La residenza migliore e più richiesta, soprattutto per chi studia in una delle sedi universitarie sparse per il centro cittadino, è quella sita in via Gozzi 5: è la più recente, realizzata tre anni fa, composta di 99 stanze singole e doppie, di cui 8 riservate a studenti disabili, dall’arredamento nuovissimo con annessi servizi igienici. L'edificio inoltre dispone di 8 cucine, sala tv, sala computer, sale studio, sala giochi e soggiorno. Molto buona anche la situazione di chi vive nella Casa dello Studente E1, di via Fabio Severo 150: la palazzina degli anni ’60 che la ospita è stata completamente ristrutturata nel 2014 e offre 74 posti letto in stanze singole e doppie, quattro cucine e quattro sale da pranzo. Tutto il patrimonio immobiliare è sottoposto al processo di revisione e ristrutturazione delegato all’architetto Giovanni Fraziano dal Rettore Maurizio Fermeglia.



Qualche problema invece si riscontra, stando alle segnalazioni raccolte da Nicola Stampone, coordinatore dei rappresentanti degli studenti, nelle altre due case, le più popolose e “anziane”: l’edificio E3 di via Fabio Severo 154, con una capienza di 250 posti letto, e l’edificio E4 di salita Monte Valerio 3, con 126 posti letto. Gli edifici, entrambi a sette piani, ospitano anche cucine e sale multifunzionali ai piani. «Questi sono gli edifici più vecchi, che richiedono maggiore manutenzione - evidenzia Stampone -. Chi ci vive ci ha segnalato diversi problemi con le caldaie e quindi con l’acqua calda in inverno, che a volte è mancata. Anche il wi-fi non funziona a dovere: in alcune stanze non arriva neppure il segnale». Un problema comune a tutte le Case dello Studente riguarda anche le lavatrici e lavasciuga che gli studenti utilizzano per fare il bucato: «Sono perennemente rotte, perché in questi ultimi anni sono stati acquistati prodotti per uso domestico, che faticano a reggere il carico di lavoro di residenze in cui vivono così tante persone - spiega il laureando in Scienze dell’Amministrazione -. Certo c’è anche chi ne fa cattivo uso: per questo motivo noi rappresentanti abbiamo chiesto l’acquisto di lavatrici e asciugatrici adatte a uso industriale, proponendo contestualmente all’Ardiss di inserire l’accesso programmato alle lavanderie, preregistrandosi in portineria, così da monitorare eventuali cattivi utilizzi, ma ad oggi non si è fatto nulla». —


 

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