Trieste, una barca in dono per ricordare Thomas
TRIESTE “Una barca per Thomas”. È questa l’iniziativa promossa dalla moglie Amanda e dai fratelli per ricordare Thomas De Marchi, il 34enne naturalista triestino scomparso giovedì scorso, in seguito all’incidente di due giorni prima durante una sessione di apnea nelle acque di Grignano.
In occasione dell’annuncio dei funerali del giovane che si svolgeranno giovedì alle 10.30 nella chiesa di San Francesco, in via Giulia 70, il fratello minore di Thomas, Luca, ha voluto comunicare l’iniziativa pubblica: «È un’idea nata spontaneamente dalla moglie Amanda e da noi fratelli, Leonardo e io, visto il grandissimo amore che Thomas aveva per il canottaggio. Invitiamo chi avesse piacere di ricordare Thomas ad aderire a questa iniziativa invece che portare fiori».
L’imbarcazione sarà un singolo skiff, la stessa utilizzata quasi quotidianamente da De Marchi, quando si recava alla Società Triestina Canottieri Adria, cui verrà poi donata la barca. Vittorio Dell’Aquila, vogatore e referente del gruppo Master dell’Adria, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa: «Una barca è il minimo che si possa dedicare a una persona speciale come Thomas. De Marchi, con il suo volto solare, ogni giorno o quasi veniva qui alle 7, metteva il singolo in acqua e si faceva la sua vogata prima di scappare per andare a lavorare in Grotta Gigante. Un plauso a questa bellissima iniziativa che ci riempie di gioia e a cui anche noi Master amici di Thomas contribuiremo».
Questo l’Iban del conto intestato a De Marchi Luca per aderire all’iniziativa: IT 43 R 02008 02208 000103848710. Ma le iniziative per ricordare Thomas non finiscono qui. Louis Torelli, vicepresidente della Società Alpina delle Giulie nonché presidente della Commissione grotte “Boegan”, ricordando la figura di Thomas, preannuncia altri progetti: «Thomas era arrivato da noi per rinnovare l’organico della Grotta Gigante. Quando facemmo il colloquio dimostrò subito delle ottime conoscenze maturate negli anni tra i tanti lavori che aveva svolto: per noi fu la persona giusta al momento giusto».
«In Grotta ha sempre mostrato un encomiabile entusiasmo per la sua professione. Thomas ha dato tantissimo alla Società Alpina delle Giulie, più di quanto ci si potesse aspettare: per questo proporrò ufficialmente alla Sag che tutte le idee e i progetti di Thomas vengano portati avanti, e che Thomas sia ricordato al meglio in degli spazi consoni».
Nicola Bressi, direttore del servizio Musei scientifici di Trieste, non è da meno: «Thomas era come un fratello minore per me. Era il vero naturalista, lo era dentro, nel profondo. Univa l’antica passione di Aristotele e Plinio alla sua straordinaria propensione per la novità e la tecnologia di comunicazione. È stato lui a rendere grande la Grotta Gigante negli ultimi anni. Io e il mio staff faremo il possibile per onorarlo, cercando anche di esaudire il suo desiderio di esporre al pubblico sempre di più i reperti del Museo di Storia Naturale».
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