Trieste, un mega disco-bar apre in Cittavecchia

Entro dicembre l’inaugurazione del locale che dà su via delle Beccherie. Per “Dhome” l’investimento ammonta a un milione di euro11
Foto Bruni 30.11.13 Via Beccherie:lavori per la nuova discoteca del Ghetto
Foto Bruni 30.11.13 Via Beccherie:lavori per la nuova discoteca del Ghetto

Passeggiando in ghetto chiunque si è accorto del cantiere che ha letteralmente cambiato faccia a via delle Beccherie. E dove entro la fine dell’anno verrà aperto uno dei locali più innovativi e imponenti del centro città. Quel muro che fino a pochi mesi fa divideva la strada dall’ex bunker antiaereo, è stato abbattuto e trasformato nell’entrata di quello che diventerà il punto di riferimento e di incontro di chi la sera ha voglia di vivere atmosfere diverse, ascoltare musica, ballare, bere e mangiare qualche cosa scegliendo di volta in volta in quale zona del locale sistemarsi. Quella più d’atmosfera, all’entrata, con musica più soft, quella al piano interrato dove verranno organizzate serate a tema, quella relax con divani e caminetti o quella dedicata alla consumazione di stuzzichini e drink.

“Dhome”, questo il nome del nuovo locale «che – ci tengono a precisare i progettisti – non sarà una discoteca ma una realtà articolata che proporrà diverse situazioni», dovrebbe venir inaugurato intorno al 20 dicembre. Il palinsesto delle serate è in via di definizione. L’immobile all’interno del quale è stato realizzato l’intervento è di proprietà del Fondo Mascagni che fa capo al Gruppo Generali. L’investimento di oltre un milione di euro per trasformare quelli che ormai erano ridotti a magazzini in un locale moderno e decisamente di nuova concezione per Trieste, è privato. A capo del nuovo locale c’è infatti la Euromax, una società che fa capo a Fulvio Venturi. L’intervento è imponente.

L’entrata del nuovo locale sarà in via delle Beccherie. L’uscita di Dhome che si spiega su tre piani per un totale di 350 mq, verrà realizzata nei prossimi giorni sotto al grande dipinto di Ugo Guarino raffigurante una nave portacontainer in via Tor Bandena. All’apertura del cantiere, all’idea di quella enorme entrata in vetro, i residenti della zona avevano storto un po’ il naso. Ma l’attenzione degli uffici comunali che hanno seguito passo passo la progettazione della struttura e gli accorgimenti adottati nella realizzazione del nuovo locale, sembrano aver messo a tacere eventuali contestazioni.

In questi giorni gli operai stanno lavorando a pieno ritmo per poter concludere le rifiniture entro Natale. L’architetto Alessio Grison della 3-Sixty Group che ha progettato e realizzato il nuovo locale, a chi visita il cantiere mostra i tripli serramenti in vetro e le particolari guarnizioni che gonfiandosi garantiscono una tenuta acustica perfetta. E poi i pacchetti di isolamento da oltre 23 centimetri, il cartongesso con gomma che non permettono nemmeno ad una nota di uscire da locale impedendo anche le vibrazioni. Da via delle Beccherie, con la grande porta in vetro e un gioco di luci e di architetture, è stata realizzata una prospettiva che da continuità alla strada. In fondo ora non c’è più il muro che bloccava la visuale, ma una struttura leggera, in vetro che concede un senso di continuità alla visuale. Entrando risalta il gioco di contrasti tra i banconi in marmo bianco lavorato da artigiani dell’Altipiano, la boiserie e leggere strutture in vetro. Un ponte sospeso attraversa l’intera struttura alta quasi 10 metri permettendo una visione globale tra il primo e l’ultimo piano. Chi lo attraversa riesce a vedere chi balla al piano interrato, chi beve al primo piano ma pure chi sorseggia un drink rilassato sui divanetti nei mesi più freddi al caldo di un caminetto. Ed è stato recuperato anche il vecchio portone che chiudeva ermeticamente il bunker.

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