Trieste, un check-up per Ponteverde-Pontebianco

Alla struttura che collega le sponde del Canale sul lato vicino alle Rive serve una manutenzione straordinari
Foto BRUNI TRieste 09 06 10 Palazzo Carciotti
Foto BRUNI TRieste 09 06 10 Palazzo Carciotti

TRIESTE Nella stagione di manutenzioni straordinarie varate dall’amministrazione comunale, c’è un capitolo dedicato a uno dei più importanti e frequentati passaggi viari urbani: il complesso Pontebianco-Ponteverde sulle Rive, che scavalca il Canal Grande in prossimità dello sbocco a mare, tra il palazzo Aedes delle Generali e palazzo Carciotti.


Lo staff tecnico del servizio strade, il cui responsabile è Enrico Cortese, ha effettuato un sopralluogo per verificare la condizione strutturale di Pontebianco-Ponteverde. Un controllo evidentemente utile, perchè ha consigliato gli uffici competenti a disporre un intervento di consolidamento, peraltro previsto dalla variazione 5° al bilancio che ha appostato 150 mila euro per l’esecuzione dei lavori.


Lavori che, secondo la determina 3867/2017 firmata dallo stesso Cortese, implicano un grado di competenza specialistica non riscontrata tra i dipendenti dell’ente, ragion per cui si è proceduto a un incarico esterno. A redigere il progetto definitivo/esecutivo per le strutture del duplice ponte sarà l’ingegner Mario Smrekar, con un preventivo di spesa pari a poco più di 25 mila euro. La gara per l’affidamento dei lavori - informa ancora la determina - si terrà in questo primo scorcio del 2018.


Pontebianco-Ponteverde appartengono a pieno titolo alla ricca biografia relativa alle realizzazioni di Canal Grande. Il Ponteverde fu costruito in ferro nel 1858 e nel 1904 gli fu affiancato un altro ponte, detto Pontebianco o Ponte nuovo sul quale transitava il binario ferroviario, che una volta collegava Porto vecchio e Porto nuovo viaggiando lungo le Rive. Il Ponteverde in ferro era mobile, come del resto il cosiddetto Ponterosso a metà canale, in quanto originariamente avrebbero dovuto consentire la navigazione nel Canale: entrambi furono poi sostituiti da strutture in muratura. La sostituzione avvenne in momenti differenti: si cominciò con Ponterosso nel 1925, si completò con Ponteverde nel 1950.

Così Ponteverde e Pontebianco divennero di fatto un’unica struttura, anche se la “classificazione” comunale mantiene la doppia denominazione. L’opera fissa sulle Rive ha limitato il passaggio dei natanti, sia per le dimensioni delle barche che per le condizioni della marea.
 

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