Trieste, trucca l’assegno e compra il Suv a 14 euro

Vittime del raggiro due triestini che avevano messo in vendita un’auto per 14mila euro. Il compratore ha cancellato gli zeri
Di Corrado Barbacini

Un trucco ingegnoso: togliere tre zeri. Così 14mila euro sono diventati 14 euro. È questo il corrispettivo pagato per l’acquisto di una Ford Kuga. L’autore del “giochetto”, ora accusato di truffa, si chiama Sandro Braidich, 42 anni e abita a San Vito al Tagliamento. Vittima del raggiro, messo a segno nel gennaio dello scorso anno, una coppia di triestini: Raffaella Ruggeri e Alessandro Nuzzi, rispettivamente di 35 e 33 anni. Braidich comparirà il prossimo 13 gennaio davanti al giudice Enzo Truncellito. È difeso dall’avvocato Chiara Centrone. Le vittime sono assistite dall’avvocato Antonio Santoro.

La vicenda è iniziata lo scorso 17 gennaio, quando la coppia aveva inserito sul sito «Subito.it» l’offerta di vendita della propria Ford Kuga. Prezzo 14mila euro. Pochi minuti dopo la pubblicazione dell’annuncio, Nuzzi era stato contattato da un potenziale acquirente. «L’auto - aveva detto - mi interessa e anche il prezzo è buono». Il venditore lo aveva invitato a pagare tramite un assegno circolare non trasferibile, una procedura normale nelle compravendite di questo tipo. «Nessun problema», aveva risposto l’acquirente. Insomma affare fatto e soprattutto in tempi di record. Tant’è che lo stesso compratore aveva subito invitato la coppia di triestini in un’agenzia di Casarsa della Delizia per formalizzare l’accordo.

E qui è stata messa a segno la truffa. Quando si è trattato di pagare Braidich ha consegnato ai due venditori un assegno postale scritto a macchina (dunque facilmente confondibile con uno circolare), con la dicitura di 14mila euro in lettere, ma in alto a sinistra solo due numeri - uno e quattro -, seguiti dalla virgola e da tre zeri. Insomma: 14,000. Facile sbagliarsi. E così è stato. Quando infatti Raffaella Ruggeri e Alessandro Nuzzi sono andati in banca per depositare il titolo di credito, il cassiere non ha potuto fare altro che respingerlo. Anche perché la firma del sottoscrittore era irregolare.

In un primo momento i due hanno creduto a un errore. Il compratore, contattato ha assicurato che il giorno seguente avrebbe versato direttamente in banca il denaro. Ma non lo ha mai fatto.

Dopo una settimana di fronte alla minaccia di una denuncia, mentre stava viaggiando alla guida della Kuga, ha risposto che lui i 14mila euro li avrebbe usati per difendersi. E appunto non li avrebbe mai pagati.

Alla fine è scattata la denuncia alla Guardia di finanza. Sono subito stati avviati i primi accertamenti. Dalle indagini è poi emerso che il giorno seguente alla truffa, la vettura venduta dai due triestini è stata spedita in Germania dopo essere stata cancellata dal pubblico registro automobilistico. A firmare la cancellazione il nuovo proprietario: Sandro Braidich.

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