Trieste, tre locali “fuorilegge” per movida selvaggia

Il risultato dei controlli dei vigili urbani nella prima settimana di settembre: recrudescenza rispetto alla fine di agosto

TIESTE Movida selvaggia, tre locali sono incappati nei controlli della polizia locale. È successo durante la scorsa settimana quando la task force ha effettuato i consueti controlli «a tutela - si legge in una nota - del diritto al riposo notturno dei cittadini che abitano nelle zone interessate».

Questo è il bilancio dei 66 controlli effettuati per l’appunto dalle pattuglie della municipale durante tutte le notti della settimana tra lunedì 31 agosto e domenica 6 settembre. E queste sono, una per una, le strade monitorate dagli agenti: San Giusto, via Brunner, via Crispi, via Paduina, via Torino, via Diaz, piazza e via Cavana, via Riccardo, piazza della Borsa, via Cadorna, piazza Hortis, via Madonna del Mare, via Mercato Vecchio, via del Ponte, via Pozzo del Mare, Rive, via San Lazzaro, piazza Unità, piazza Venezia, via Tor Bandena, via S. Francesco, via Venezian. Infine: via Alpi Giulie, via Oriani, via delle Beccherie, via Bramante, piazzetta Barbacan, via Rismondo, piazza Perugino.

Il giro di vite era stato deciso nello scorso mese di maggio. Due le novità nel Regolamento sulla vita notturna della città: chi non rispetta le norme e tiene la musica oltre gli orari consentiti, al di là della multa è costretto anche a chiudere il locale per una serata. E non più al terzo richiamo come avveniva fino allo scorso anno, ma al primo. Per “disturbo” non si intende solo il chiasso in strada, ma anche il fastidio che si arreca a chi abita intorno a un locale o chi, suo malgrado, vive nello stesso palazzo in cui al pianterreno si fa festa. «Le famiglie hanno diritto di dormire», aveva spiegato il sindaco Cosolini nell’occasione. Secondo il Regolamento i gestori devono assicurare anche la pulizia, e dunque hanno l’obbligo di asportare bicchieri e lattine che la gente lascia nei dintorni dei locali. Vietata la vendita di bevande in contenitori di vetro da mezzanotte alle cinque. No inoltre a “happy hour” dopo le dieci di sera. Da domenica a giovedì la musica all'esterno è permessa fino alle undici.

Nel weekend, quindi, il venerdì e il sabato (oltre che nei prefestivi infrasettimanali), il limite è mezzanotte. Si può continuare oltre ma solo all’interno del bar, o locale che sia, «avendo cura di impedire che l’emissione sia udibile al di fuori». In altri termini: la serata può proseguire dentro, ma in strada non si deve sentire niente. E così da allora ogni sera la task force della polizia locale effettua centinaia di controlli sia in centro che in periferia. Due settimane fa gli agenti della polizia locale avevano totalizzato ottanta controlli, monitorando le 38 zone “hot”, da piazzetta Barbacan a piazza Unità, da viale XX Settembre a via Tor Bandena. Era stata contestata una sola violazione. Ma negli ultimi giorni è salita evidentemente la febbre della movida. Inevitabilmente anche le violazioni. E tre locali sono incappati nei controlli.

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