Trieste Trasporti, all’asta Arriva Cambia il socio privato dei bus

Ci sono ottime probabilità che entro la fine dell’anno Trieste Trasporti avrà un nuovo azionista privato. Più esattamente, Arriva, partner minoritario col 39,3% del Comune triestino azionista di maggioranza, è in procinto di essere ceduta dall’attuale controllante, il colosso ferroviario tedesco DB.
A chi? Al momento, da quanto è dato sapere in un’atmosfera carica di riservatezza, sembra siano in piedi trattative con fondi internazionali: non è esclusa una cessione “a spezzatino”, stante le dimensioni e la rilevante stima di questo importante attore del trasporto passeggeri europeo valutato 4,5 miliardi di euro. Si vociferava anche del possibile coinvolgimento dell’ex direttore generale delle Fs, Renato Mazzoncini.
DB cerca acquirenti perchè si trova in una situazione finanziaria piuttosto pesante, gravata da un indebitamento di poco inferiore ai 20 miliardi di euro. Quindi, deve fare cassa: l’avrebbe fatta volentieri prima, ma i socialdemocratici della Spd e i sindacati si erano opposti alla vendita di Arriva.
Attiva in 14 paesi europei (dal Portogallo alla Polonia), sessantamila dipendenti, due miliardi e mezzo di passeggeri tra bus e treni, Arriva venne acquistata dalla DB nel 2010 per 1,6 miliardi di sterline: la Commissione Ue approvò l’operazione ma impose che il disimpegno di Arriva dai servizi effettuati in Germania.
Per quanto riguarda il mercato italiano, Arriva vi opera dal 2002 detenendo una quota del 5%, concentrata soprattutto nell’area settentrionale del Paese: Bergamo, Brescia, Lecco, Como, Cremona, Torino, Valle d’Aosta, Imperia. Importante il ruolo esercitato nel trasporto pubblico locale del Friuli Venezia Giulia, dove controlla l’udinese Saf con il 60% e partecipa a Trieste Trasporti con quasi il 40%. In totale Arriva presidia le aree di competenza con 2500 mezzi, 3500 dipendenti, 100 milioni di chilometri percorsi dai suoi bus.
Una consistente porzione di questi numeri riguarda Trieste Trasporti. L’azienda carica 67 milioni di passeggeri/anno e macina 13 milioni di chilometri/anno. Fattura circa 80 milioni di euro e il bilancio 2018 ha sottolineato un utile di quasi 8 milioni di euro. Dal punto di vista occupazionale è una delle maggiori realtà del territorio con 800 dipendenti.
Il riparto azionario tra pubblico (60%) e privato (40%) si riflette sul governo aziendale: il presidente Piergiorgio Luccarini è indicato dal Comune, l’amministratore delegato Aniello Semplice è espressione di Arriva. In consiglio di amministrazione, oltre ai due apicali, siedono Alberto Toneatto (Arriva), Federica degli Ivanissevich e Gabriella Rebeschini (Comune). —
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