Trieste, il Tram di Opicina verso la ripartenza: ma serve la seconda vettura
I nuovi i freni sono in fase di installazione
Il Tram di Opicina continua a sferragliare su e giù tra piazzale Monte Re e piazza Dalmazia, ma senza pubblico a bordo. I dieci giorni per il pre-esercizio minimo prescritti dall’Ansfisa dopo il rilascio del nulla osta (conferito il 17 dicembre scorso) sono ormai di fatto scaduti, ma il servizio non è ancora ripartito.
In linea teorica, stando a quanto stabilito dall’Ansfisa (che ha certificato la fine dei lavori richiesti al Comune sui binari, per quanto di competenza), il Tram potrebbe ospitare passeggeri già da oggi. Trieste Trasporti chiede tuttavia di pazientare: serve completare i test di sicurezza, rilasciare le ultime patenti dei tranvieri, e montare i freni sulle vetture rimanenti. Manovre che richiederanno ancora alcune settimane.
Ripartire subito significherebbe infatti correre a servizio ridotto, con una sola carrozza, dato che al momento l’unica vettura che monta i freni a pattino richiesti dall’Agenzia nazionale è la numero 401. Ipotesi che Trieste Trasporti ritiene non percorribili: sia per ragioni tecniche e di sicurezza, che di continuità, che una sola carrozza non potrebbe assicurare.
Quante carrozze servono, quindi? Per ripristinare il servizio a regime (quindi per com’era prima dell’incidente del 16 agosto 2016) servirebbero tutte e tre le carrozze, più una quarta di riserva. I freni rimanenti verranno consegnati nei prossimi giorni: poi serviranno comunque altri giorni per montarli. Una previsione prudente è, in tal caso, di ripartire per febbraio.
L’ipotesi al vaglio per accorciare come possibile l’attesa, lunga ormai più di otto anni, è al momento quella di ripartire con almeno una seconda carrozza. Bastano infatti due vetture per garantire un servizio minimo, in piena sicurezza.
In tal caso, i tempi potrebbero abbreviarsi: il secondo paio di freni, progettati appositamente per la linea 2 e commissionati a una fonderia specializzata, sono stati consegnati il 27 dicembre scorso. I tecnici sono già all’opera per montarli.
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