Trieste, tesserino obbligatorio sui bus
La novità. Dal primo settembre, in virtù di quanto previsto da un dispositivo regionale, il tesserino di identità della Trieste Trasporti diventerà obbligatorio per tutti i titoli di viaggio nominativi. Dunque chi non utilizzerà il classico biglietto bensì un abbonamento, dovrà dotarsi di questo strumento utile anche ad accedere a una serie di servizi complementari e a particolari sconti. Nel resto della regione l’obbligatorietà è già stata introdotta da tempo. «Non si tratta di una imposizione – sottolinea Michele Scozzai, referente della comunicazione per Trieste Trasporti – ma di un atto di civiltà e civismo che l’azienda chiede ai propri utenti: il tesserino è uno strumento di qualità che consente, già oggi, di accedere a una serie di agevolazioni, che saranno ampliate dal 2018».
Gli abbonati. Va tenuto presente che così come esistono i furbetti che viaggiano senza biglietto, c’è un elevato numero di cittadini che non compila o non timbra l’abbonamento quindicinale o mensile fino a che non vede salire il controllore a bordo, chi scrive solo il nominativo ma non il mese facendo finta di cadere dalle nuvole quando viene sorpreso. Oltre a essere radicato il vizio di alcuni di prestare l’abbonamento all’amico o a un parente. «A Trieste il tesserino è gratuito – specifica Scozzai –, a differenza di quanto accade altrove, e per farlo bastano pochi minuti. Non è interesse dell’azienda sanzionare, l’azienda fa trasporto pubblico, ma le regole ci sono e vanno osservate, soprattutto a garanzia di chi viaggia pagando regolarmente il biglietto».
Uno strumento introdotto dalla Regione. In Italia non esiste alcun obbligo di portare con sé un documento di identità e talvolta per un controllore risulta impossibile verificare che il nominativo riportato su un abbonamento appartenga a chi lo esibisce. La Regione ha così deciso di introdurre questo nuovo strumento. E da settembre chi, a bordo con un titolo di viaggio nominativo, non disporrà del tesserino, verrà multato come se si trovasse privo di titolo di viaggio. Non verrà sanzionato ma invitato a rivolgersi all’azienda per ottenere il tesserino, chi esibirà un documento di identità come la patente o la carta di identità.
I numeri. Attualmente Trieste Trasporti registra 14mila abbonamenti attivi emessi in modo informatico e nel 2016 ha venduto attraverso le tradizionali rivendite 330mila abbonamenti tra mensili e quindicinali. Dal 2018 non sarà più possibile acquistare un abbonamento di qualsiasi durata senza esibire il tesserino. «Per ottenerlo – indica Sandra Del Pin della direzione amministrativa di Tt – oggi è possibile rivolgersi agli sportelli dell’azienda, richiederlo online (solo in quel caso ha un costo di 5 euro) o a una delle 281 rivendite sul territorio che rilevano i dati, li inviano all’azienda consentendo all’utente di ritirarlo nel medesimo esercizio dopo un paio di settimane».
I bambini. Dal prossimo anno anche ai ragazzini sotto ai dieci anni servirà il tesserino di identità che certifica nel loro caso il diritto di gratuità e stabilisce che fino ad una specifica data quel bambino può viaggiare, se accompagnato, senza titolo di viaggio. Le novità non finiscono qua. La Trieste Trasporti ha appena informatizzato dieci rivendite. Entro la fine di giugno le Rei (rivendite esterne informatizzate) diventeranno 40 ed entro fine anno 100. «Dotando questi esercizi di particolari dispositivi – spiega Pierclemente Battaglia, responsabile progetto Rei di Tt – potranno vendere tutti i titoli inclusi gli abbonamenti annuali e scolastici che fino ad oggi erano disponibili solo in azienda. Dal prossimo anno - conclude - nelle stesse rivendite sarà possibile acquistare titoli di viaggio per tutta la regione e il biglietto giornaliero potrà essere usato su tutti i mezzi urbani regionali».
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