Trieste, tenta il sorpasso e si schianta: grave scooterista

Un uomo di 57 anni ricoverato in Rianimazione. Voleva superare un taxi ma è finito contro il mezzo stesso e un autobus

TRIESTE Un sorpasso azzardato, la frenata e il doppio schianto. È ricoverato in gravi condizioni lo scooterista di cinquantasette anni coinvolto nell’incidente di ieri in viale Ippodromo a pochi metri dall’incrocio con piazza Foraggi.

Il sinistro si è verificato all’ora di pranzo, attorno all’una e venti. Sul posto è intervenuta una volante della Polizia che si trovava in zona, ma poi sono stati gli agenti della Stradale a occuparsi dei rilievi.

La dinamica di quanto accaduto è ormai piuttosto chiara: il cinquantasettenne proveniva da piazza Foraggi e stava percorrendo viale Ippodromo in direzione di piazzale De Gasperi. A un certo punto ha invaso la corsia opposta nel tentativo di superare un taxi, ma proprio in quel momento stava sopraggiungendo dal senso inverso un autobus.

Per evitare un frontale contro il bus (un mezzo della linea 25 fuori servizio e diretto al deposito del Broletto), lo scooterista ha sterzato a destra provando a rientrare subito nella propria corsia. Per farlo, ha frenato bruscamente finendo contro il taxi. Nella caduta l’uomo ha sbattuto anche sulla fiancata dell’autobus, nella parte centrale. Un doppio impatto, dunque.

La dinamica dell’incidente è stata confermata anche da un prima visione delle immagini delle telecamere installate a bordo del mezzo pubblico. Il cinquantasettenne è stato soccorso dall’ambulanza, che ha raggiunto viale Ippodromo in pochi minuti. Perdeva sangue. Le sue condizioni sono apparse critiche. I sanitari del 118 lo hanno stabilizzato e messo in sicurezza.

L’uomo è stato trasportato in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara e poi ricoverato in Rianimazione. È grave, fanno sapere dall’Asugi.

Non si conoscono ancora quali sono le lesioni riportate. Ma i traumi sono multipli (anche cranico), questo è certo. «Il paziente è in prognosi riservata», dicono per il momento i medici di Cattinara. —


 

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