Trieste, telefoni ko da 8 giorni. Uffici e negozi in panne
Senza telefono e senza collegamenti Internet da più di una settimana. In questa situazione, a dir poco disagevole, sono costretti circa 200 utenti Tim (già Telecom), nella zona di Campo Marzio e di via Lazzaretto Vecchio. Un numero molto elevato di appartamenti ma anche decine e decine di imprese, negozi, uffici e aziende di servizi, incluse l’agenzia Unicredit del Mercato ortofrutticolo e almeno una quindicina di ditte del settore delle spedizioni.
Problemi in misura non quantificabile, dunque, per i quali la parola fine dovrebbe essere posta fra la metà e la fine di questa settimana. Almeno così assicura Tim, purché lo consentano le condizioni meteorologiche. Già, perché tutto è iniziato con il “neverìn” che si è abbattuto sulla città nella serata di sabato 2 settembre. La pioggia torrenziale ha riempito anche uno scavo che, per conto di Tim, un’impresa aveva aperto in viale Terza Armata. I fiumi d’acqua hanno raggiunto ovviamente anche le parti basse della zona, in particolare via Lazzaretto, dove l’impresa incaricata da Tim sta lavorando in questi giorni per risolvere il problema.
Quel sabato le conseguenze del maltempo, che ha danneggiato un cavo lungo e che serve molte utenze, sono state immediate. Già in serata per centinaia di persone era impossibile fare o ricevere telefonate.
Il manifestarsi del guasto, secondo Tim, risale al pomeriggio di domenica 3 settembre, ma solo il giorno dopo una ditta che opera per suo conto lo ha localizzato in una delle cosiddette “camerette” (spazi sotterranei dove passano i cavi e dove sono posti i giunti fra i cavi stessi). Per poter intervenire è stato prima necessario svuotare tre di queste camerette, invase dai fiumi di acqua scesi dalle parti alte della zona.
Martedì 5 la ditta ha aperto il giunto all’origine del problema, che è risultato non riparabile in quanto danneggiato dall’acqua. Lo stesso giorno è stato richiesto al Comune il permesso per effettuare uno scavo della lunghezza di 160 metri. Ma i tecnici comunali, spiega sempre Tim, hanno sconsigliato la soluzione in quanto un’ordinanza di sgombero (di auto in sosta e quant’altro) per il tratto interessato, era molto complicata e comunque richiedeva tempi lunghi, quantificati in qualche giorno.
Seguendo le indicazioni dei tecnici comunali, mercoledì 6 settembre Tim ha quindi deciso, allo scopo di accelerare i lavori, di realizzare un bypass e di limitare lo scavo a trenta metri. Nel corso di questo scavo, come se non bastasse, è però sorto un intoppo di non poco conto.
Nel sottosuolo è stato individuato un tratto di tubazione in amianto, che era necessario rimuovere per far passare i cavi. Immediato lo stop ai lavori. Il giorno dopo è stata interpellata una ditta specializzata per lo smaltimento dell’amianto, la quale però ha spiegato di non poter intervenire prima di 48 ore, perché era necessaria l’autorizzazione dell’Azienda sanitaria. Tempi ridotti comunque al minimo ricorrendo a un iter specifico per un caso urgente.
Si arriva così a venerdì 8 settembre. Un’impresa di Tim scava una prima buca per mettere in luce la tubazione, ma poi è costretta a interrompere i lavori per il maltempo.
L’intervento riprende sabato scorso, ma viene interrotto dopo poco tempo causa la nuova ondata di maltempo. Gli scavi, spiega Tim, si riempivano continuamente di acqua e non c’erano le condizioni per intervenire in sicurezza.
I lavori sono ripresi ieri mattina, con lo scavo della seconda buca del bypass. Intanto la ditta incaricata dello smaltimento dell’amianto ha comunicato che, fino alle 13, non era ancora arrivata l’autorizzazione dell’Azienda sanitaria. La rimozione della tubazione in amianto potrà quindi avvenire appena oggi. Sempre che il maltempo dia una tregua, perché in caso di pioggia, spiega sempre Tim, per legge la ditta non può intervenire.
Non è chiaro quando la ditta abbia richiesto l’autorizzazione all’Azienda sanitaria per rimuovere la tubazioni in amianto, e quindi il momento in cui sono scattate le 48 ore. Quello che è certo è che i tempi dell’Asuits sono piuttosto rapidi. «Se si tratta di autorizzazioni urgenti - osserva il direttore del Dipartimento di prevenzione, Valentino Patussi - le diamo in tempo reale. Se invece l’amianto è in pezzi facciamo un rapido sopralluogo e altrettanto rapidamente autorizziamo il piano di lavoro».
Ma quando le decine e decine di linee interrotte potranno essere ripristinate? Per la giunzione dei due cavi danneggiati ci vorranno tre giorni, precisa sempre Tim, aggiungendo che il completamento della riparazione è previsto entro venerdì o sabato.
Il ripristino delle linee interrotte avverrà comunque in maniera progressiva da domani, quando si inizierà a ricollegare i due cavi. «Si tratta di un guasto particolarmente complesso - sottolinea ancora Tim - con tempi di riparazione che esulano da quelli standard previsti dalle condizioni generali di abbonamento».
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