Trieste, tassa di soggiorno più ricca: a disposizione 2,3 milioni

Aumento di 600 mila euro sul 2023. Valorizzati Sartorio, San Giusto e Revoltella. Supporto a Trieste Estate e ai nuovi spazi espositivi della Diocesi in via Besenghi

Massimo Greco
Il seminario vescovile di via Besenghi (Foto Bruni)
Il seminario vescovile di via Besenghi (Foto Bruni)

Il Comune di Trieste stima che l’introito derivante dall’Imposta di soggiorno per la stagione turistica entrante si attesterà sui 2,3 milioni, in crescita di circa 600 mila euro rispetto al periodo precedente. L’assessore al Turismo Giorgio Rossi gongola: il primo trimestre 2024 è già promettente e Rossi assicura investimenti anche per la cultura.

I partecipanti al Tavolo tecnico del turismo (Promoturismo, albergatori ecc.) hanno raggiunto l’intesa lo scorso 27 marzo, innaffiando con i 2,3 milioni sopracitati i tre principali ambiti di spesa previsti dalla legge regionale del 2015: le infrastrutture riceveranno 900 mila euro (alimentati da 150 mila euro rinvenienti dal 2023), gli eventi godranno di 950 mila euro, promozione & comunicazione smazzeranno 320 mila euro.

In realtà questo riparto – come spiega lo stesso Rossi – è ancora piuttosto generico, quindi si rimane in attesa di molte indicazioni più puntuali: per esempio, i concerti debbono aspettare il verdetto riguardante l’utilizzo dello stadio Rocco.

Il capitolo che presenta le destinazioni più circostanziate è quello delle infrastrutture, dove le voci di spesa appaiono meglio evidenziate. Il flusso più consistente premierà il museo Sartorio con 380 mila euro, che serviranno a completare le opere all’esterno, a rifare biglietteria e servizi igienici, a riallestire le sale espositive.

Altre poste sono pensate per ammodernare i camerini di San Giusto, rifinire il museo del Mare (ala nord nel Magazzino 26 in Porto vecchio), sostituire il gruppo-frigo del Revoltella.

Sul versante infrastrutturale la novità più rilevante riguarda il Museo diocesano, che il vescovo è orientato a organizzare all’interno di alcune sale già sistemate all’interno del Seminario di via Besenghi.

Sale che, secondo Rossi, accoglieranno opere d’arte provenienti da luoghi sacri e da depositi, e che saranno convenientemente riordinate in un apposito sito espositivo. Lo schema d’intesa prevede un contributo di 30 mila euro.

Restando sempre in perimetro religioso, un altro supporto aiuterà il restauro degli affreschi opera del pittore sloveno Tone Kralj, eseguiti nel 1931 nella chiesa della Santissima Trinità a Cattinara.

In attesa di dettaglio, come si diceva, il comparto degli eventi. Al momento si segnalano 150 mila euro programmati sulle grandi mostre, 250 mila euro su Trieste Estate, altri 250 mila sulla manifestazione “Re Carnival”, 50 mila euro alla Barcolana.

Le attività fieristiche vengono sostenute da 50 mila euro; invece 99 mila euro daranno una mano alle attività un po’ misteriose di Trieste convention visitors bureau, un organismo domiciliato al Magazzino 26 che dovrebbe aggregare Comune, Promoturismo, operatori.

Iniziative di animazione locale, al momento senza specifiche, attraggono 100 mila euro.

Il terzo e ultimo comparto accorpa promozione e comunicazione per un totale di 320 mila euro.

Le voci sono in tutto 8: commercializzazione del prodotto turistico, consulenza del piano complessivo, azione su nuovi mercati, implementazione Discover Ts, social advertising, pubblicità, ufficio stampa, formazione. In questa fase queste attività non hanno ancora un riferimento finanziario

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