Trieste: targato Obi il primo centro monomarca

Il primo insediamento di grandi attività produttive previsto dal Piano del Commercio e meglio conosciuto come la partita dei centri monomarca adesso è realtà. Nell'area dell'ex Concessionaria Dino Conti sorgerà infatti una sede della multinazionale Obi, azienda tedesca specializzata nel bricolage e giardinaggio. L'annuncio è arrivato ieri dal sindaco Roberto Cosolini. L'investimento complessivo è di quasi 18 milioni di euro, mentre i lavori partiranno nella primavera del 2106, per concludersi un anno più tardi. Una sessantina i nuovi posti di lavoro previsti. Parallelamente scatterà l'intervento per la realizzazione della nuova rotatoria spartitraffico tra le le vie Flavia, Caboto e Strada della Rosandra: oltre 380 mila euro il costo dell'opera e 120 giorni la durata del cantiere.
La svolta L'insediamento commerciale nell'area ex Dino Conti passa attraverso un percorso lungo e travagliato durato quasi una decina d'anni. La svolta arriva dopo il via libera del Consiglio comunale che nel marzo scorso spiana di fatto la strada agli insediamenti di grandi strutture commerciali. Nell'intervento specifico di riqualificazione, senza ulteriore consumo di suolo, sono previste attività commerciali non alimentari a basso impatto, ma nel nuovo Prg approvato lunedì scorso, è stata prevista una flessibilità del 30% di superficie di vendita di prodotti complementari. A investire nell'area sarà la società Cervet Srl, che fa capo all'imprenditore veneto Francesco Fracasso. Un gruppo attivo da trent'anni nello sviluppo di attività immobiliari anche per conto di importanti gruppi della grande distribuzione.
L'area dell'ex sito Dino Conti conta su una superficie complessiva di quasi 17 mila metri quadrati. Il vecchio edificio - come ha è stato spiegato dall'ingegnere Enzo Fuccaro - sarà completamente demolito e ricostruito ex novo. La superficie interna sarà però ridotta del 30 % rispetto a quella attuale e si assesterà sugli 8600 metri quadrati. L'edificio si svilupperà in un piano unico riservato alla vendita dei prodotti, mentre una piccola parte ospiterà gli uffici (300 metri quadrati). Saranno realizzati circa 400 parcheggi, suddivisi tra la parte superiore della struttura e l'area esterna. Il cantiere partirà nella primavera del 2016 e si concluderà nell'arco di un anno.
L'investimento complessivo dell'operazione sarà di 18 milioni di euro. Quasi 60 i nuovi posti di lavoro previsti. L'azienda Obi, leader internazionale nel campo del “fai da te”, è nata in Germania ed ha aperto il primo punto vendita ad Amburgo nel 1980. La multinazionale impiega oltre 43 mila dipendenti e realizza un fatturato di 6,7 miliardi di euro. Sono 53 le sedi nel nostro Paese, distribuite tra centro e nord Italia. Il punto vendita di Trieste sarà il secondo in regione dopo quello di Tavagnacco.
«Salutiamo un investimento importante - ha sottolineato il sindaco Cosolini -. C'è grande soddisfazione per il recupero del patrimonio esistente, per l'arrivo in città di un grande marchio e per la ricaduta a livello occupazionale». Per l'assessore comunale allo Sviluppo Economico Edi Kraus si tratta di «un grande risultato frutto di un eccellente lavoro di squadra». Per l'imprenditore Francesco Fracasso è solo il primo passo verso ulteriori investimenti in città. Si parla già di un progetto nel cuore del centro storico. «Si tratta di una città interessante e che offre prospettive - ha affermato -. Decisiva la collaborazione con il Comune che ha condiviso percorso e obiettivi». Soddisfatto anche il proprietario dell'area Dino Conti per il quale «dopo tanti anni si è arrivati ad una svolta grazie a regole precise e velocità nelle tempistiche».
Al via anche il progetto per la realizzazione della nuova rotatoria tra via Flavia, Strada della Rosandra e via Caboto. Un'opera del costo di 382.475, 18 euro che scatterà nella prossima primavera e che si completerà nell'arco di 4 mesi. Un intervento che si pone l'obiettivo di aumentare la sicurezza della circolazione veicolare, ma soprattutto di accrescere la tutela dei pedoni, attraverso la sistemazione di attraversamenti protetti e allargamento dei marciapiedi. «Siamo partiti da una forte sinergia degli strumenti di pianificazione», ha precisato l'assessore comunale all'Urbanistica Elena Marchigiani che ha lavorato con il collega ai Lavori Pubblici Andrea Dapretto. «Ci siamo orientati su un doppio binario: da una parte incentivare le attività produttive e dall'altra offrire più accessibilità alla zona. Questo dimostra che il Piano regolatore dà delle opportunità e non è un mero apparato amministrativo».
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