Trieste, taglio ai consumi: arrivano in strada le lampade a Led

Approvati dalla giunta comunale progetti per oltre 3,7 milioni. Interessate molte zone: da Barcola fino a viale D’Annunzio
Lasorte Trieste 27/12/18 - Viale d'Annunzio, Illuminazione Pubblica, Luci
Lasorte Trieste 27/12/18 - Viale d'Annunzio, Illuminazione Pubblica, Luci

TRIESTE. “Fiat lux”. Nel 2019 Trieste rifa le luci della città. E si illuminerà a Led. Sono stati infatti approvati di recente dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, due progetti esecutivi da 3 milioni 748 mila euro (1.874.000 ciascuno) relativi a una serie di interventi di manutenzione straordinaria agli impianti di illuminazione pubblica stradale del Comune di Trieste. La vetustà dei lampioni di Trieste è sotto gli occhi di tutti.

Il mega piano, affidato da contratto a Hera Luce srl, è stato finanziato il 27 novembre 2017 con la vendita di azioni Hera, i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione e una serie di avanzi derivanti dalla riduzione di mutui. I progetti, che hanno ottenuto a fine ottobre e inizio dicembre il via libera da parte della Soprintendenza regionale delle Belle arti, riguardano gli impianti di illuminazione pubblica dell’intera città con interventi specifici nelle zone di Barcola Cerreto, Opicina (Giardino Carsia e Vitulli), lungomare Grignano, via Pigafetta, Giardino de Tommasini, via Capodistria, Strada Nuova per Opicina, via Toffani, viale D’Annunzio, viale Miramare (percorso ciclo-pedonale), Scalinata Ciamician. L’intervento più consistente è quello relativo a Barcola Cerreto per 461 mila euro, il meno oneroso quello per la Scalinata Ciamician che impegna solo 5 mila 291 euro.

Scatta il restyling dell’illuminazione
23 Feb 2014, Trieste, Italy --- Canal Grande and Sant' Antonio Church in the background, Trieste, Friuli Venezia Giulia, Italy, Italia, Europe --- Image by © Andrea Pavan/PhotoFVG/Corbis


L’intera operazione si ispira a un ammodernamento degli impianti nel segno del risparmio energetico. «Per tutte le zone di intervento sono state scelte apparecchiature con sorgenti ad elevata efficienza luminosa rappresentate da lampade con tecnologia a Led» si legge nella relazione tecnica. Ma non solo. È prevista inoltre l’adozione dei sistemi di regolazione del flusso luminoso nelle ore notturne in modo da ridurre al minimo i consumi.

I numeri della lista della spesa del piano di illuminazione pubblica sono interessanti: 44 pali in ferro del tipo conico con alimentazione sotterranea (46.446 euro), 44 pali in ferro di tipo rastremato o in cemento per sostento di tesate o campate di alimentazioni aeree (108.990 euro), 220 corpi illuminanti su pali o su bracciali a muro (107.318 euro), 110 corpi illuminanti con tecnologia a Led (115.258 euro), 44 corpi illuminanti su tesata (93.364 euro) e 44 corpi illuminanti storici del tipo “Trieste” in rame e ottone lavorato (52.584 euro), i preferiti dal sindaco Roberto Dipiazza. Previsti inoltre la messa in opera di 6 chilometri di linee di alimentazione sia in cunicoli sotterranei che su pali e testate per 129.426 euro e 132 interventi su singole campate o linee esistenti per 66.964 euro. Sono 11, invece, i quadri di comando dei circuiti che verranno sostituiti con l’installazione di apparecchiature di nuova tecnologia predisposte per il telecontrollo.

Nell’ambito, invece, dell’efficientamento energetico sono previsti l’installazione di quattro regolatori di flusso luminoso (36.648 euro) e 80 interruttori orari astronomici per il costante controllo dell’accensione degli impianti (16.156 euro).

Nel piano sono previste anche 88 modifiche di impianti di illuminazione pubblica su richiesta di amministrazioni stabili, imprese o artigiani (54.258 euro) durante gli interventi di restauro di edifici. E soprattutto è prevista l’installazione di nuovi punti luce per un importo massimo di quasi 200 mila euro per far fronte a specifiche richieste avanzate dai cittadini nel corso dell’ultimo esercizio.

Nei progetti sono incluse anche 30 esecuzioni di scavi isolati in occasione di guasti o modifiche di impianto per la cifra di 12.204 euro oltre a 20 sostituzioni dei chiusini in ghisa sui pozzetti esistenti (7.512 euro) che risultino sfondati o danneggiati e quindi pericolosi per la circolazione stradale e pedonale.

Ma non basta. È prevista, infatti, un’opera di verifica impiantistica straordinaria degli impianti di illuminazione pubblica finalizzata alla messa in sicurezza provvisoria, in attesa delle necessarie future attività di manutenzione straordinaria. A questa attività preventiva è destinata la bellezza di 288 mila euro.

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