Trieste, sul Molo Settimo gru da record e nuovi spazi per contenitori frigo

Nel 2017 via alla fase clou dei lavori sulla banchina per l'ampliamento della struttura
Una portacontainer Msc al Molo Settimo
Una portacontainer Msc al Molo Settimo

TRIESTE Sulla banchina del Molo Settimo, la società concessionaria Trieste marine terminal ha frattanto concluso l’allestimento di un’area dedicata allo stoccaggio di container frigo. Si tratta di una struttura a castello, realizzata con un investimento di circa 270mila euro e utilizzata per impilare questo genere di contenitori in modo da renderne più funzionale la movimentazione e il controllo.

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Entro fine mese inoltre tornerà operativa una gru alla quale è stato fatto un upgrade in grado di farla lavorare su 21 file di contenitori in coperta. Subito dopo partirà il refitting di un’altra. Le gru vengono alzate di 6 metri e il braccio viene allungato di 12. Terminate queste operazioni, quello di Trieste sarà il porto che avrà le gru più capaci dell’intero Mediterraneo.

Recentemente sono stati anche abbattuti due magazzini e una rampa d’accesso e sono stati effettuati i carotaggi preliminari al banchinamento. Gli spazi per i container si amplieranno presto anche all’area dell’ormeggio 57 alla radice del Molo dove attualmente attraccano i traghetti greci che dovranno essere spostati.

Gli investimenti attuali di Tmt non si fermano alle strutture materiali. Nei mesi scorsi al costo di un milione e 600mila euro è stato acquistato Navis, il più diffuso Terminal operation system che a metà dell’anno prossimo andrà a sostituire il software attualmente in uso.

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Si tratta in generale di operazioni preliminari a quello che dovrà essere il reale decollo del terminal susseguente ai lavori di ampliamento della banchina che dovrebbero partire nella fase clou nel 2017.

L’investimento complessivo sarà di 188 milioni di euro. Come ha recentemente illustrato l’azionista di maggioranza di Tmt, Pierluigi Maneschi, il primo passo con un investimento di oltre una novantina di milioni sarà l'allungamento di 100 metri lungo tutti i 400 che costituiscono la larghezza del molo che sul lato Sud con fondali di 18 metri vanta il maggior pescaggio del Mediterraneo.

Sarà così possibile, unico caso fra tutti gli scali dell'Adriatico, l'ormeggio contemporaneo di due maxinavi oceaniche da 14mila teu solitamente provenienti dal Far East. Il secondo step prevede un ulteriore allungamento di 100 metri sempre per la larghezza di 400 metri. Alla fine il Molo Settimo sarà lungo 970 metri, rispetto ai 770 metri attuali. Nella terza e ultima fase dell’ampliamento sarà affettuato un allargamento di 20 metri del lato Nord per un più agevole attracco anche delle navi feeder, le unità più piccole che già oggi raggiungono Venezia, Ravenna, Ancona, Vasto e Fiume.

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Al Molo Settimo arrivano oltre 700 navi all’anno, i treni settimanali sono oltre 40, 11mila all’anno e raggiungono quasi quotidianamente località di Italia, Austria, Baviera, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia. Dopo l’ampliamento sarà possibile allungare i binari per allestire treni completi lunghi 750 metri.

Per permettere la bancabilità dell’investimento, l’Autorità portuale nel gennaio scorso ha dato a Tmt una concessione lunga ben sessant’anni. Esistono tutti i presupposti dunque per un decollo dei traffici che attualmente sembrano sui livelli dell’anno scorso (sotto i 500mila teu) anche se agosto pare aver tenuto bene rispetto al consueto calo estivo.

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