Trieste, “succhiava” energia gratis per il suo pub
TRIESTE Alimentava il proprio locale grazie all’energia elettrica che “rubava” attraverso un difficile, ma non poco diffuso a livello italiano, sistema. L’inganno è durato circa sette mesi, dopo di che, lo scorso venerdì, i carabinieri lo hanno arrestato. Sì perché il comportamento tenuto da Glenn Mercusa, 47 anni, titolare della Trattoria Paninoteca Marea da Glenn di Borgo San Sergio, ha rilevanza penale e, nello specifico, corrisponde al reato di furto aggravato di energia elettrica.
Il giorno dopo, però, visto che l’uomo ha la fedina penale pulita, il pm di turno ha deciso di emettere un decreto motivato di liberazione. E così il gip ha concluso a sua volta che, per Mercusa, non erano più necessari i domiciliari. Mercusa, quindi, ha subito ripreso a lavorare all’interno del proprio locale, affidando nel contempo al proprio legale di seguire la trafila giudiziaria a suo carico. Resta infatti indagato a piede libero.
I carabinieri della Stazione di Borgo San Sergio hanno ispezionato, come detto, la trattoria la scorsa settimana, al termine di una serie di indagini mirate. Hanno agito proprio in seguito alla segnalazione giunta direttamente dall’azienda di fornitura del servizio elettrico. E hanno accertato così che l’uomo, già da gennaio, aveva creato un by-pass al contatore di fornitura elettrica del locale, per sottrarre a costo zero l’energia di cui la sua trattoria aveva bisogno.
Insomma, uno stratagemma illecito per riuscire a non pagare le bollette. Il danno stimato per l’azienda di fornitura energetica ammonta a circa ottomila euro. Il contatore e i cavi abusivamente installati sono stati sequestrati.
Non è tuttavia semplicissimo per una multiutility intercettare un utente che riesce a utilizzare l’energia elettrica by-passando il cavo dedicato. La letteratura in questo campo è tuttavia vasta.
Possono essere molteplici i modi per individuare il raggiro. Può capitare infatti che la multiutility che fornisce l’energia elettrica chiuda inizialmente un’utenza per morosità. Se si tratta di un locale, per cui l’energia elettrica è vitale, a meno che questo nel frattempo non chiuda i battenti, è difficile che questo possa sopravvivere anche a utenze chiuse. Ecco perché può succedere che l’azienda controlli se l’utente moroso sta sfruttando altre fonti energetiche. Potrebbe essere stato questo il caso di Mercusa.
In altre circostanze, già note anche a livello nazionale - non ultima quella di un imprenditore del Basso Salento che avrebbe rubato l’energia per tutti i suoi locali in franchising - è lo stesso distributore che riceve segnalazioni anonime da altri utenti. A quel punto non resta poi che verificarle. E sono stati già diversi i soggetti scoperti in Italia proprio grazie a qualche “spia”. —
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