Trieste, stop al trasloco di Esatto in centro: ristrutturazione troppo costosa
TRIESTE Salta il banco. Il progetto di trasferimento di Esatto all’interno del palazzo di via Cassa di Risparmio di proprietà della Fondazione CRTrieste è sfumato all’ultimo momento. Preventivi alla mano, i costi per adeguare quegli spazi alla sede e agli sportelli della società comunale che cura l’incasso di tasse e tributi, sono lievitati a dismisura, praticamente triplicati. Si è passati da una prima stima di 110 mila euro, ad un preventivo di 320 mila. Troppi per il Comune, che ha valutato eccessivo l’investimento in un immobile non di proprietà, chiamato peraltro ad accogliere Esatto solo per pochi anni, il tempo utile alla ristrutturazione dell’ex Meccanografico, immobile scelto come sede definitiva.
Di lì la decisione di fare un passo indietro, confermata dallo stesso sindaco Roberto Dipiazza: «Per sistemare gli spazi nel palazzo della Fondazione CRTrieste ci vogliono troppi soldi, così ho già fatto una riunione con i tecnici del Comune per conoscere i tempi del progetto di riqualificazione dell’ex Meccanografico, progetto peraltro già depositato anche in Soprintendenza. In base al cronoprogramma, almeno il primo lotto dei lavori, quello utile a trasferire lì la sede di Esatto, potrà essere terminato nel giugno del 2021. Nella stessa struttura - fa presente - sistemeremo anche gli uffici finanziari del Comune, tenendo presente che lì di fronte i cittadini potranno contare sulla facilità di parcheggio».
Il presidente di Esatto, Andrea Polacco, non conferma e non smentisce la decisione dell’amministrazione comunale di ritirasi dall’affare, e si limita a dichiarare: «Siamo in attesa da parte del Comune dell’indirizzo da seguire: dobbiamo capire se desistere o meno dalla soluzione di via Cassa di Risparmio, tenuto conto delle novità emerse».
La giunta, a questo punto, dovrà formalizzare la decisione e darne comunicazione ufficiale alla partecipata. La sede di una realtà come Esatto, con un afflusso di utenti importante, richiede una struttura che risponda a ben definite caratteristiche: sistema antincendio e di sicurezza, relative vie di fuga, adeguamento di tutti gli impianti alle normative vigenti. Sopralluogo dopo sopralluogo i professionisti incaricati di definire gli interventi necessari al trasferimento della struttura da piazza Sansovino e via D’Alviano alla sede certamente più prestigiosa e centrale, hanno fato venire al pettine diverse criticità da risolvere per adeguare quegli spazi, di conseguenza, il preventivo dei lavori è notevolmente lievitato. Martedì scorso, durante una riunione negli uffici della Fondazione CRTrieste alla quale hanno preso parte il sindaco, la presidente della Fondazione Tiziana Benussi, il presidente emerito Massimo Paniccia, il segretario generale Paolo Santangelo e i membri del cda di Esatto, il primo cittadino ha comunicato la decisione del Comune. Questo malgrado ad inizio ottobre fosse stato firmato il preliminare d’affitto per circa 150 mila euro l’anno, che una previsione di durata fino al 31 dicembre 2025 e facoltà di svincolo dopo tre anni. In teoria quelli necessari alla ristrutturazione dell’ex Meccanografico.
Il progetto dell'immobile in fondo alle Rive a questo punto, nelle intenzioni del Comune, subirà un’accelerata. Il piano triennale delle opere vede impegnati per quel progetto di completa riqualificazione 4,7 milioni di euro. Il contratto per l'immobile di piazza Sansovino scade a marzo 2021 ma, vista la difficile ricollocazione sul mercato di quegli spazi, non dovrebbe essere troppo difficile per il Comune i prorogare la locazione per qualche mese. —
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