Trieste, spettro commissario per l’Area di ricerca

Il mandato del presidente De Maio scade il 23 febbraio. Poi proroga di 45 giorni. Il bando per il successore non c’è
Una veduta dell'Area Science Park
Una veduta dell'Area Science Park

TRIESTE L’era De Maio al timone dell’Area di ricerca volge al termine. Il mandato quadriennale del presidente dell’ente triestino vigilato direttamente dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si chiuderà il prossimo 23 febbraio. Tra meno di tre settimane. Ma fin d’ora è certa l’attivazione della proroga tecnica che, al massimo, potrà protrarsi per 45 giorni.

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Non è detto, però, che stavolta la nomina del nuovo presidente arrivi entro la scadenza della proroga stessa: un dettaglio che espone Area al rischio del commissariamento. Con tutto ciò che ne consegue, cioè una gestione provvisoria sul piano delle strategie e delle attività in attesa dell’indicazione sulla presidenza.

Il tempo, in effetti, inizia a stringere. Il bando per la selezione del nuovo numero uno del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste non è stato ancora pubblicato dal Miur. E l’iter, al via dal momento della pubblicazione dell’avviso pubblico, è tutt’altro che di immediata o rapida conclusione: la procedura prevede in effetti trenta giorni per la presentazione delle candidature, la successiva valutazione da parte di una commissione ministeriale incaricata di selezionare i cinque nominativi più idonei fra quelli in lizza e di trasmetterli al ministro e in ultimo la decisione finale del titolare del dicastero, cioè nella fattispecie Stefania Giannini.

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Teoricamente, calendario alla mano, la decisione potrebbe anche arrivare entro la fine della proroga (matematicamente scontata) ma il passato annota che almeno un paio di mesi dovrebbero essere necessari alla chiusura della partita. Almeno un paio di mesi, appunto. Urge, insomma, la pubblicazione del bando, per scongiurare un eventuale stallo che in Area eviterebbero volentieri.

Un sottile alone di mistero inizia peraltro ad aleggiare attorno alla mancata definizione dell’avviso pubblico: quantomeno è inevitabile chiedersi come mai il bando per la presidenza del Cnr sia stato emanato il 18 dicembre scorso mentre quello per Area ancora no, nonostante i presidenti uscenti dei due enti fossero stati nominati nel 2012 a cinque giorni l’uno dall’altro (Luigi Nicolais il 18 febbraio alla guida del Consiglio nazionale delle ricerche, De Maio il 23 per Area).

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Di certo c’è che Adriano De Maio non potrà correre per il mandato bis. In pensione come docente universitario, è “fuori concorso” in virtù delle norme volute dal ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia. «Mi sarebbe piaciuto tantissimo poter proseguire il lavoro svolto - osserva De Maio -, anche perché penso di aver operato bene, ma me lo vieta la legge». La Regione, intanto, assicura di essere in stretto contatto con il ministero e, per voce dell’assessore a ricerca e università Loredana Panariti, riferisce come la situazione sembri destinata a sbloccarsi presto: «Il bando dovrebbe uscire a breve».

Quella della presidenza, fra l’altro, non è l’unica questione in ballo fra il Consorzio che gestisce Area Science Park e il Miur. Deve infatti ancora essere firmata dal ministro Giannini la nomina del nuovo consigliere d’amministrazione che prenderà il posto del vicepresidente giunto a scadenza di mandato Roberto Della Marina.

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Si tratta, nello specifico, del componente la cui designazione spetta alla Regione Friuli Venezia Giulia. Nel 2011 la giunta Tondo aveva scelto Della Marina, nelle scorse settimane l’esecutivo Serracchiani ha indicato Laura Chies, docente di economia al Dipartimento di Scienze economiche, aziendali, matematiche e statistiche dell’Università di Trieste. Il nome di Chies è di fatto in attesa della ratifica ministeriale. Ne consegue che, attualmente, il consiglio di amministrazione di Area risulta incompleto: due effettivi in carica - il presidente uscente De Maio e il consigliere Michele Morgante - invece dei previsti tre.

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