Trieste, spacciavano droga sulle Rive: arrestati VIDEO

TRIESTE La polizia di Trieste, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha arrestato dieci cittadini afghani, tutti richiedenti protezione internazionale, con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacente. Due i ricercati. Centinaia le cessioni, anche a minorenni, accertate dagli agenti della Squadra mobile.
Gli arrestati, che si ritrovavano nei pressi del Molo Audace, erano diventati un punto di riferimento anche per giovanissimi acquirenti di hashish. Gli spacciatori avevano predisposto una fitta rete di controlli per contrastare l’attività delle forze di polizia, con complici che avevano il ruolo di vedette, mentre altri erano dediti all’occultamento dello stupefacente tra le siepi e altri ancora alla contrattazione e cessione della droga.
L’operazione della Squadra mobile giuliana ha portato al sequestro di numerosi dosi già confezionate.
Intanto, il Consorzio italiano di solidarietà «esprime apprezzamento per l'iniziativa delle forze dell'ordine di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, che - rileva in una nota - mira a isolare dalla comunità dei richiedenti asilo un piccolo numero di persone che, per diverse ragioni e consapevoli della gravità della loro scelta, hanno deciso di agire quali terminali del piccolo spaccio. Alcune delle persone coinvolte nell'inchiesta erano state già segnalate alle autorità competenti da parte del Conzorzio».
Secondo l'Ics, «l'operazione condotta contribuisce, inoltre, a contrastare lo sfruttamento (sempre a danno degli ultimi) da parte della criminalità organizzata verso la quale ci auguriamo vengano rivolte sempre maggiori attenzioni da parte della polizia in futuro per risalire alle effettive organizzazioni, italiane o straniere, che muovono le fila: quello dello spaccio non è, infatti, un fenomeno nuovo a Trieste, di cui le persone arrestate ieri costituivano solamente l'ultimo tassello di una lunga catena malavitosa che - conclude - senza scrupoli utilizza alcuni dei soggetti più sprovveduti e sradicati per le proprie attività».
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