Trieste, spacciava a Barcola tra i bagnanti, arrestato
TRIESTE Da San Giacomo, piazza Garibaldi, piazza Goldoni, piazza Oberdan e piazza Libertà, i punti fin qui monitorati dalle forze dell’ordine, il giro di spaccio si è ormai spostato anche a Barcola. Sabato mattina la Polizia ha arrestato un ventiquattrenne di nazionalità irachena (Z.D.M.M. le iniziali) che deteneva 51,02 grammi di hashishis in tasca. La droga non era per uso personale, ma destinata alla vendita.
Il giovane è stato notato da un passante che ha assistito allo scambio di un sacchetto di nylon fra alcuni stranieri. Il cittadino non ha fatto finta di niente, ma ha prontamente informato gli agenti che stavano pattugliando la zona. Non appena si è accorto dei poliziotti, il ventiquattrenne ha lasciato cadere il panetto di hashish tra gli scogli del lungomare insieme a un taglierino aperto e ancora sporco di sostanza stupefacente. L’iracheno è stato trovato anche in possesso di 765 euro in contanti.
Dopo le formalità di rito, il migrante è stato arrestato e accompagnato al Coroneo a disposizione della Procura della Repubblica. In questi giorni gli equipaggi della Squadra Volante della Questura, con il supporto dei Commissariati e del Reparto Prevenzione Crimine provenienti da Padova, hanno intensificato l’attività di vigilanza nell’intero territorio provinciale, soprattutto nella zona del litorale di Barcola e, sull’altipiano, a Opicina. Sempre sabato mattina sono state identificate 40 persone, di cui 12 con precedenti di Polizia. Tre, invece, i posti di blocco in strada per un totale di 502 mezzi verificati mediante il sistema di rilevazione automatizzata delle targhe. A Barcola e a Opicina, le zone in cui questa volta si è maggiormente concentrata l’attività della Polizia di Stato, sono stati ispezionati, infine, quattro bar.
Un esercente, come informa una nota della Questura, ha ricevuto una sanzione amministrativa. Gli accertamenti proseguiranno anche nei prossimi giorni. L’intento, viene precisato ancora nel comunicato, è «prevenire e reprimere il manifestarsi di condotte di rilevanza penale e amministrativa» con l’obiettivo di contrastare i rischi per la pubblica sicurezza ma anche chi arreca disturbo alla quiete pubblica, come spesso avviene nelle serate estive.
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