Trieste, sindacalista si incatena ai cancelli della Wärtsilä

Protesta inscenata dall'esponente Usb Colautti dopo il trasferimento a Taranto disposto dall'azienda

TRIESTE Sasha Colautti, ex segretario della Fiom di Trieste ed ora dirigente sindacale USB, si è incatenato questa mattina, mercoledì 7 giugno, ai cancelli dello stabilimento Wärtsilä a Bagnoli. La decisione è stata presa dopo aver ricevuto dai vertici dell'azienda la comunicazione del trasferimento a Taranto. Una decisione subito stigmatizzata dall'Unione sindacale di base 

"Colautti è oggetto in questi giorni di una serie di condotte repressive ed antisindacali perpetrate da Wartsila Italia che sta impedendo, in tutti i modi, un suo normale rientro al lavoro - si legge in una nota  del sindacato -. Sono infatti già da due giorni che Colautti, presentandosi alla porta d’ingresso, viene intimato di non entrare a causa di presunte problematiche burocratiche, oggi, a chiudere un perverso piano intimidatorio, gli è stata presentata una lettera di trasferimento immediato nella sede di Taranto. Lo scopo è evidentemente di impedire il rientro in fabbrica di un rappresentante sindacale scomodo usando tutti i mezzi disponibili, anche quelli giuridicamente impugnabili della condotta antisindacale e delle trasgressioni di quanto previsto dalla Legge 300/70".

Una linea contro quale il sindacato annuncia opposizione ferma. "Alla luce di tali gravissimi fatti Usb Industria di Trieste imporrà a Wärtsilä Italia la fine a questo atteggiamento intimidatorio verso il nostro dirigente sindacale e, in caso contrario, avvierà tutti i processi sindacali e legali del caso".

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