Trieste: siderurgia, Nardi condannato a Taranto

Morti per amianto all’Ilva: otto anni e sei mesi all’attuale commissario straordinario di Lucchini, allora dirigente dell’azienda con gestione pubblica
Panoramica dello stabilimento Ilva di Taranto. . ANSA/UFFICIO STAMPA ILVA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++
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C’è anche Piero Nardi, oggi commissario straordinario di Lucchini, tra i condannati a Taranto a conclusione del processo per i lavoratori dell’Ilva morti a seguito di esposizione ad amianto. Ventisette le condanne e un’assoluzione nella sentenza emessa. I casi di decesso sono 15 e si sono verificati nel periodo tra il 2004 e il 2010, quindi gestione sia pubblica che privata dell’azienda siderurgica, tant’è che sono imputati di omicidio colposo i vertici aziendali delle due fasi societarie. Otto anni e sei mesi sono stati inflitti a Nardi, dirigente dell’azienda con la gestione pubblica. Sei anni invece per Fabio Riva, figlio di Emilio Riva, e per il quale il pm aveva chiesto 4 anni e 6 mesi. Non c’è più tra gli imputati Emilio Riva, scomparso il 30 aprile scorso, e quindi gli imputati del processo sono scesi da 28 a 27. È stato assolto Hayao Nakamura, prima consulente dell’Ilva pubblica essendo manager della Nippon Steel, poi divenuto per un breve periodo amministratore delegato della stessa Ilva pubblica.

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