Trieste, «Siamo ancora vivi solo per miracolo»

Il racconto degli abitanti che hanno assistito al cedimento. «Ho sentito un rumore. Poi all’improvviso è venuto giù tutto»
Silvano Trieste 11/12/2017 Lo smottamento e il crollo in via Commerciale
Silvano Trieste 11/12/2017 Lo smottamento e il crollo in via Commerciale

TRIESTE Ha visto la morte in faccia, il signor Diego Allaix. Letteralmente. Il sessantanovenne abita in una delle ville di via Commerciale. La sua casa si trova davanti al muraglione di pietra crollato ieri pomeriggio insieme ai detriti. «Non erano ancora le cinque, in quel momento ero in giardino - ricorda - stavo caricando la macchina. A un certo punto ho sentito una specie di rumore, come una sorta di scricchiolìo che proveniva dal muro, allora ho pensato di spostare la macchina. Ma quando mi sono reso conto di cosa stava succedendo, sono scappato. Correndo via sono stato colpito di striscio a una gamba, credo da una pietra».

La frana ha completamente travolto la sua Audi Q3 bianca. «Sì, non mi sono fatto niente per miracolo». L’incidente di via Commerciale poteva avere un altro epilogo anche per il sessantaquattrenne Floriano Bellavia, farmacista di professione: «Stavo per uscire di casa perché avevo un appuntamento, un istante prima di andare ho sentito un trambusto. Mi sono affacciato alla finestra e ho visto quella massa». È stato proprio il signor Bellavia a chiamare il soccorsi. «Sì - conferma - ho dato io l’allarme - il muro di pietra e tutto quel terreno si sono riversati in giardino, abbattendosi sugli alberi e sulle macchine parcheggiate. Ora sono distrutte». Il residente ha poi alzato lo sguardo e si è accorto che anche il giardino della villa sovrastante era franato. «Quello che è successo è davvero incredibile, non ho veramente parole», ripete ancora Bellavia. Mentre parla, ripercorrendo con la mente istante dopo istante, è ancora comprensibilmente scosso. «Sì, è pazzesco. Per fortuna nessuno si è ferito». Bellavia ha chiamato subito i familiari per rincuorarli delle proprie condizioni, analogamente agli altri condomini.

Telefonate che anche i rispettivi proprietari delle automobili incidentate si sono subito premurati di fare per verificare che all’interno dei mezzi non ci fosse nessun familiare o conoscente. È stata la prima operazione che i vigili del fuoco hanno chiesto ai residenti di compiere, in modo da escludere il peggio. Ma l’effettiva conferma è arrivata soltanto verso sera, cioè al termine degli scavi. Solo togliendo le macerie è stato possibile controllare gli abitacoli. Ieri pomeriggio, in zona, c’era anche un bambino. Stava entrando nel giardino della casa pochi secondi prima del crollo. «Era proprio qui, ha sentito il rumore e poi ha visto tutta quella crollata «riferisce il padre. Gli interventi dei vigili del fuoco, alla presenza dei sanitari del 118 e della polizia, ieri si sono protratti per lunghe ore. La zona era al buio e quindi è stato indispensabile illuminarla con la luce artificiale. Tempistiche e modalità per la messa in sicurezza dell’intero perimetro andranno chiarite nelle prossime ore. (g.s.)

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