Trieste, si stringe il cerchio sul Carso attorno a “Stanlio e Ollio”
TRIESTE Si stringe il cerchio attorno ai due misteriosi malviventi, già ribattezzati “Stanlio e Ollio” per le loro caratteristiche fisiche, che da giorni tengono sotto scacco l’altipiano. Il Comando dei carabinieri di Aurisina sta seguendo una pista ben precisa che di ora in ora si sta arricchendo di dettagli e conferme.
Si sono rivelate preziose, per le indagini, in particolare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza istallato nella villa bifamiliare di via di Monrupino, nei pressi della quale i due ladri hanno cercato di introdursi nel capanno degli attrezzi lo scorso mercoledì notte. Da quei video è arrivata la conferma: si trattava della stessa coppia già “catturata” da altre telecamere.
Si tratta di due uomini dalla pelle chiara, atletici, presumibilmente giovani. Le telecamere hanno rivelato che gli stessi ragazzi, lo stesso mercoledì notte, hanno messo a segno un furto in un’altra villa sulla stessa via. Nelle immagini si vedono a un certo punto due iracheni ospitati in una struttura d’accoglienza gestita dall’Ics proprio in via di Monrupino – gli stessi che poi hanno chiamato il 112 – che camminano e che ad un tratto si fermano, incuriositi da due figure che scappano.
Un’altra telecamera sistemata sul perimetro esterno della villa dove è stato tentato il furto ha ripreso infatti i due malviventi che, all’arrivo dei richiedenti asilo, scappano, attraversano la strada e, con spiccata agilità, scavalcano il muro di cinta che delimita la proprietà di un’altra casa dove, quella notte, non c’è nessuno. La vegetazione di quel giardino è abbondante, perfetta per chi si vuole nascondere. I carabinieri arrivano in quella via pochi minuti dopo che i richiedenti asilo hanno dato l’allarme. Suonando alla porta della villa nei pressi della quale gli iracheni avevano intravisto i due malviventi, svegliano di soprassalto la proprietaria e, in base alle sue indicazioni, perlustrano l’ampio terreno di sua pertinenza, scoprendo per l’appunto il tentativo dei malviventi di forzare la porta del capanno degli attrezzi. Verosimilmente, considerata la tempistica suggerita dalle immagini catturate delle telecamere, proprio mentre i carabinieri effettuano quel sopralluogo, “Stanlio e Ollio”, ad un centinaio di metri di distanza, stanno già perlustrando le stanze della villa di fronte, deserta, o si apprestano a farlo.
Vista la ricca vegetazione, non è da escludere in effetti che i due siano rimasti nascosti tra i cespugli e che in un secondo momento, quando i carabinieri se ne sono andati, abbiano terminato il “lavoro” portando via oggetti di poco valore e spostandosi più tardi in via degli Alpini dove viene fatto risalire nella stessa notte un altro tentato furto. Qualche giorno prima, per la cronaca, è stato registrato un altro tentato raid in un’abitazione poco distante, vicino al ristorante Furlan, a Monrupino.
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