Trieste, si ferisce da solo dopo una lite con la fidanzata e sanguina per mezza città
TRIESTE Litiga con la fidanzata e dall'ira infrange a pugni uno specchio e con mani e braccia insanguinate si mette a passeggiare per città. Una scena bizzarra che ha fatto pensare al peggio giovedì notte quando, intorno alle 23 in via Donadoni, l'uomo con l'arto avvolto in un asciugamano inzuppato di sangue si è fermato dolorante e sotto choc nei pressi del civico 45 chiedendo aiuto ad un passante. Gettato a terra lo straccio che in qualche modo bloccava l'emorragia, ha iniziato a perdere sangue lungo la via. Agitando il telefono cellulare, chiedeva insistentemente al malcapitato di chiamare la fidanzata. Poi ha gettato a terra il cellulare ed è scappato dirigendosi verso via Piccardi.
Il soccorritore, uno straniero impaurito dal vedere quella scena, ha pensando a un accoltellamento e ha chiamato il 112. Sul posto i carabinieri, il personale del 118 con un ambulanza e i mezzi del motosoccorso.
In prima battuta i carabinieri e gli operatori sanitari hanno cercato di rintracciare il ferito, ma nei paraggi dell'uomo non c'erano tracce. In via Donadoni, accanto allo straccio insanguinato, i carabinieri hanno rivenuto però un telefono cellulare, gettato a terra, che ha consentito di identificare la persona ferita e di sapere che aveva residenza in via Revoltella.
Arrivati sul posto i miliari dell'arma hanno avuto modo di ricostruire la vicenda scoprendo del litigio e del gesto di ira, autolesionista dell'uomo. La compagna stava bene e non ha subito alcun tipo di violenza. L'uomo è stato portato al pronto soccorso di Cattinara.
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