Trieste si dà al cinema Quasi due milioni grazie a Salvatores

Comune, torna la coorganizzazione con la Film Commission Poilucci: tra alloggi e noleggi un bell’incasso per la città
Di Fabio Dorigo
Foto Bruni 18.10.13 Molo Audace:riprese del film "Il ragazzo invisibile"-Valeria Golino
Foto Bruni 18.10.13 Molo Audace:riprese del film "Il ragazzo invisibile"-Valeria Golino

Il Comune di Trieste insiste con il cinema. E con la fiction. Sarà coorganizzatore al fianco dell’Associazione Film Commission e dell’Agenzia Turismo Fvg per le riprese di film, sceneggiati, documentari e spot pubblicitari che saranno girati quest’anno a Trieste. Una coproduzione che vale parecchio. Solo per l’ultimo film di Gabriele Salvatores, “Il ragazzo invisibile”, interamente girato o Trieste, sono stati incassati quasi 2 milioni. La produzione ha speso in città un milione e 850mila euro per 13 settimane di riprese. Una bella cifra che in tempi di crisi si nota ancora di più.

La delibera della giunta comunale è di pochi giorni fa e nasce su proposta del sindaco Roberto Cosolini. Non è la prima volta. È il terzo “ciak si gira” comunale al fianco della “rinata” Film Commission dopo il tentativo di eutanasia politica della precedente giunta regionale a seguito del film “Bella addormentata” di Marco Bellocchio ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. La coorganizzazione del Comune di Trieste prevede «la disponibilità a titolo non oneroso delle aree interessate dalla presenza dei set e delle troupe; l’eventuale disponibilità di locali di proprietà del Comune di Trieste, su specifica richiesta e sentiti gli uffici coinvolti competenti; la fornitura o prestito di transenne e segnaletica per delimitare le aree interessate dalle riprese; l’emissione delle necessarie ordinanze di viabilità; l’assistenza e scorta del personale della polizia municipale e dell’ufficio coordinamento eventi, ove necessario». Piena collaborazione per i set cinematografici, insomma. «Le produzioni cinematografiche e televisive ambientate a Trieste sono uno spot incredibile. Unico - spiega Cosolini - Ma non solo. Sono anche fatturato per la città. Portano gente a Trieste che lavora, mangia e usa i servizi locali. Fanno girare l’economia. Dal nostro punto di vista la collaborazione con Film Commission è felicissima». Una felicità condivisa da Federico Poilucci, presidente della Friuli Venezia Giulia Film Commission. «Una collaborazione che viene confermata e che funziona bene. Dall’occupazione del suolo pubblico alla disponibilità di set comunale, soprattutto museali».

Ma cosa ci riserva il 2014 cinematografico di Trieste? «Per adesso di sicuro non c’è niente. La commissione del Fvg Film Fund si riunisce a metà marzo. In quell’occasione si saprà cosa arriva» resta sul vago Poilucci. Su un paio di fiction per Rai Uno si può già comunque scommettere. «Abbiamo appena finito con Salvatores - aggiunge Poilucci -. “Il ragazzo invisibile” è stato girato interamente a Trieste». Tredici settimane di lavorazione per un indotto che si aggira sui due milioni di euro. «Hanno speso un milione e 850 mila euro tutti a Trieste tra l’alloggio della troupe, le location private, comparse, noleggio materiale». Una bella cifra. «A fronte di un contributo regionale di 150mila euro», sottolinea il presidente Poilucci. Per lui si tratta di una rivincita nei confronti di chi tre anni fa avrebbe voluto seppellire la Film Commission del Friuli Venezia Giulia. Un’eutanasia alquanto masochistica.

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