Trieste, Sgarbi conferma: «Buffon alla mostra»

TRIESTE Sembrava una boutade, ma Vittorio Sgarbi conferma prove alla mano la venuta a Trieste di Gianluigi Buffon alla mostra “Le stanze segrete”, ospitata al Salone degli incanti e fonte di una polemica a distanza verso l’amministrazione comunale, ritenuta dal critico incapace di promuovere l’evento ed evitare il flop di visitatori verso cui l’esposizione pare ormai avviata.
Sgarbi dice che, come promesso, il portiere della Juventus e della nazionale non mancherà di presenziare alla mostra il 20 agosto, nonostante oggi scenda in campo alle 18 a Torino contro il Cagliari, nella prima partita in assoluto del campionato di serie A 2017-2018.
L’ufficialità della puntata triestina arriverà solo in giornata, ma il capitano bianconero scrive in un sms di avere la cosa sotto controllo: potrebbe arrivare in città all’ora di pranzo e prendere il treno di ritorno nel pomeriggio.
Buffon scherza con l’amico: «Penso che sia un tempo congruo per poter immergermi a buona ragione fra le stanze e le opere segrete di Don Vittorio da Ro ferrarese. Saluti Maestro».
Sgarbi è ovviamente contento: «Sarà una presenza lampo, organizzata da Gigi apposta per vedere le opere, nonostante il giorno precedente giochi una partita. Parliamo di un grande appassionato di arte e di un collezionista. L’esposizione gli piacerà sicuramente».
Lo scambio fra i due rivela anche un secondo messaggio di Buffon, a cavallo fra amore per il calcio e slancio letterario. In vista dell’ormai probabile venuta in terra biancorossa, il calciatore ha infatti inviato al critico i primi versi della poesia “Squadra paesana”, scritta da Umberto Saba «in onore dei giocatori della Triestina», come spiega lo stesso portiere.
«Anch’io tra i molti vi saluto, rosso / alabardati / sputati / dalla terra natia, da tutto un popolo / amati. / Trepido seguo il vostro gioco. / Ignari / esprimete con quello antiche cose / meravigliose /sopra il verde tappeto, all’aria, ai chiari / soli d’inverno».
Se la venuta del numero uno sembra ormai piuttosto sicura, sebbene al netto del più classico degli imprevisti dell’ultima ora, bisognerà tuttavia capire se la sua presenza sarà capace davvero di aumentare il numero di visitatori di una mostra che ha appena ricevuto una proroga settimanale da parte del Comune.
Fino a questo momento, l’allestimento non è riuscito a toccare i 10mila visitatori in oltre tre mesi, provocando le ire del critico d’arte nei confronti dell’accoppiata comunale Dipiazza-Rossi. Sgarbi non ha infatti gradito l’assenza di pubblicità sui media nazionali e su manifesti da affiggere nelle città delle regioni vicine.
Una dimostrazione di scarsa attenzione che il critico ha commentato duramente, dichiarando di non voler più organizzare alcuna iniziativa a Trieste e di considerare gli amministratori della città uomini senza capacità e senza passione.
Secondo Sgarbi, infatti, era il Comune a doversi impegnare nella promozione, sfruttando un’esposizione che nella piccola Osimo ha raggiunto le 42mila presenze.
Da vedere se l’arrivo di Buffon sarà capace di stemperare il clima di tensione, in verità mai del tutto sopito dai tempi della campagna elettorale, in cui il centrodestra cittadino aveva considerato controproducente il salace discorso di investitura sgarbiano al candidato sindaco Dipiazza. Da lì i rapporti si sono raffreddati e lo storico dell’arte lamenta di essere stato scartato dal Comune per la guida dei musei cittadini.
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