Trieste, sfida a due per la presidenza della Fipe
TRIESTE C’è il presidente uscente, Bruno Vesnaver, che punta alla conferma. E c’è il nome nuovo, Alexandros Delithanassis, legato allo storico Caffè San Marco, che vuole aprire un’altra parentesi al vertice dell’associazione. Entrambi si candidano alla presidenza della Fipe (Federazione italiani pubblici esercizi) triestina per il quadriennio 2016-2019. Le elezioni, anche degli altri componenti del consiglio direttivo, sono in programma lunedì 30 novembre, alle 15, nell’assemblea generale degli associati convocata nella Sala riunioni Cassetti in via Fabio Severo 14/b. Attenzione, però: eventuali ulteriori candidature potranno essere presentate in quella sede. Due settimane, intanto, a disposizione dei due contendenti per tentare di mettere assieme il più ampio appoggio possibile.
Lo sfidante è dunque Delithanassis, che con la società Servizi editoriali nel giugno 2013 ha rilevato la gestione del Caffè San Marco in via Battisti salvandolo dalla chiusura: «Un gruppo di associati alla Fipe mi ha chiesto di candidarmi alla presidenza per un cambio di passo, dopo quanto fatto in questi due anni al San Marco. Vorrei presentare la mia squadra per il direttivo prima delle elezioni». Per ora già si sa che a sostenerlo ci sono nomi noti quali quelli della famiglia Suban, dei Procentese e anche gli esercenti del Torinese. Il 36enne editore con il marchio Asterios ed esercente riassume così il suo programma: «Il punto principale sarà la spinta in chiave turistica, chiedendo subito a Comune e Ttp il calendario di eventi, manifestazioni, mercatini, congressi e arrivi delle crociere, per evitare quelle situazioni imbarazzanti in cui vi è movimento in centro ma i locali sono tutti chiusi.
La Fipe dovrà lavorare in sinergia anche con le guide turistiche, instaurare un rapporto stretto con il coffee cluster, facendo grande attenzione alla formazione perché nei locali triestini bisogna bere un caffè eccellente. Trieste è anche la città del caffè. Inoltre ritengo che la Fipe debba dare ospitalità a microassociazioni o associazioni che si occupano di enogastronomia e sono vicine agli esercizi pubblici, in modo da utilizzare la segreteria per un servizio pure a quanti non hanno sede e struttura. E ancora - prosegue - vorrei attivare un portale con accesso riservato dove incrociare domanda e offerta di lavoro nel settore, e aprire un mercato di prodotti locali rilanciando un’area cittadina in disuso». Quanto alla “squadra” con cui lavorare, Delithanassis aggiunge: «L’obiettivo è comporla assegnando deleghe specifiche a seconda dell’ambito di appartenenza. Cioè: bar, gelaterie, birrerie, alberghi, movida, stabilimenti balneari, pizzerie e così via. E ci sarà un delegato alle periferie».
Sull’altro versante, Bruno Vesnaver (da Giovanni, Antica Ghiacceretta, Kapuziner Keller ed Expo Mittelschool), in sella dal 2011, è pronto a cercare il bis in Fipe: «Reputo che in questi quattro anni sia stato fatto un buon lavoro. Abbiamo rivoluzionato in un certo senso l’immagine dell’associazione che è quindi molto più conosciuta e apprezzata.
È stato un periodo abbastanza pesante con tutti i problemi di dehors, movida e altro ancora, che abbiamo affrontato assieme al Comune e alle istituzioni in maniera brillante, direi. Anche per ciò che concerne la cosiddetta movida, dal mio punto di vista i problemi derivanti dalla musica nei locali sono stati risolti. Va detto, poi, che tutti gli esercizi pubblici stanno rispettando le disposizioni sullo stop a bevande in bicchieri e bottiglie di vetro dopo una certa ora. E c’è l’aspetto della raccolta differenziata, portata avanti in accordo con Comune e AcegasApsAmga. Adesso dobbiamo continuare, per essere sempre più credibili e forti».
Vesnaver gode a sua volta del supporto di vari colleghi, come Stefano Lonza (Genuino), Gianluca Comisso (Burger King), Manuel Bossi (Bar Rex), Silvano Lamacchia (Tre Merli) e Marco Segina, amministratore del White Café e presidente del comitato “Trieste Viva”, in prima linea per migliorare il regolamento comunale sulla movida. «Altri candidati alla presidenza? Spero siano comunque persone Fipe - osserva Vesnaver -. Si tratta di una realtà con 23 dipendenti, importante e che va rispettata. Io ho intenzione di confermare alcune persone del consiglio in scadenza e proporre dei giovani: è giusto che un domani siano loro a gestire la Fipe. Il fine è di creare un’associazione forte anche per condizionare il futuro sindaco: siamo la prima realtà nell’impatto turistico della città. I nostri 300 associati circa vanno aumentati, per farci valere sempre più». Infine, Vesnaver sottolinea: «La comunità cinese impegnata nel settore va presa in considerazione. Hanno un ottimo servizio e bei locali. Ci terrei che un suo delegato, di cui ho la disponibilità, entrasse nel direttivo».
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