Trieste, sequestrate all’Etnoblog anche le tessere dei nuovi soci
Ancora guai per l’Etnoblog di Riva Traiana.
Dopo il blitz della polizia dello scorso 19 gennaio al termine del quale sono stati posti - su ordine del pm Pietro Montrone - i sigilli al locale, è scattato il sequestro delle tessere rilasciate ai nuovi soci anche in quella circostanza. Ad effettuarlo sono stati gli stessi agenti della divisione amministrativa della Questura che hanno messo i sigilli al locale. In particolare sono state sequestrate 208 matrici relative al rilascio delle tessere associative per il 2014 emesse tra il 18 e il 19 gennaio scorsi.
In questo senso gli agenti della polizia amministrativa stanno verificando la corrispondenza dei nomi delle persone identificate nell’occasione con quelli riportati sulle matrici. Ma non si può certo escludere che sulla lista di nomi relativi alle matrici siano in corso altri accertamenti e verifiche più approfondite.
Intanto l’avvocato Isabella Passeri, il legale che assiste il presidente dell’associazione Paolo Rizzi e la legale rappresentante Paola Command, ha proposto un’istanza al Tribunale del riesame contro sia il sequestro del locale convalidato dal giudice Guido Patriarchi ma anche quello delle matrici delle tessere dei soci.
Secondo l’avvocato Passeri non è mai esistito nè in concreto, nè in astratto un problema di pericolo per la pubblica incolumità. Questo perchè già in occasione dell’evento “Electroblog - festival di musica elettronica” del 29 novembre scorso la commissione tecica comunale di vigilanza aveva fissato la capienza in 300 persone complessive tra area interna ed esterna. In effetti gli agenti della polizia amministrativa hanno contestato il superamento rilevante del numero delle persone consentite all’interno del locale per il quale era stata riconosciuta una capienza massima di 99 persone. Il numero di 208 tessere relativo al sequestro delle matrici non spiega, sempre secondo Passeri, se effettivamente tutte quelle persone (soci, appunto) erano in quel momento all’interno del locale che si trova nelle pertinenze dello stabilimento balnerare Ausonia. Osserva ancora l’avvocato Passeri: «Il riconoscimento della possibilità di accedere a 300 persone reso qualche mese prima dell’intervento della polizia, rende evidente l’insussistenza di un pericolo dei soci che in quel momento si trovavano all’interno del locale».
Certo è che il sequestro dell’Etnoblog ha fatto seguito a un analogo provvedimento amministrativo emesso in dicembre dal sindaco Roberto Cosolini. Pochi mesi prima poi il locale finito nella bufera era stato oggetto di svariati interventi e controlli della polizia. In particolare anche lo scorso novembre, in occasione della notte di Halloween, gli agenti avevano rilevato come fosse stata ampiamente superata la capienza consentita del locale. Erano presenti 147 persone, una cinquantina in più di quanto possibile secondo la normativa. Ma verosimilmente nella decisione di sequestrare il locale hanno avuto un peso determinante anche altri episodi che, seppure estranei all’Etnoblog, si sono verificati in momenti di grande affollamento nell'area antistante il locale di Riva Traiana.
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