Trieste, sei mesi di Grande guerra al Salone degli incanti

La mostra costerà quasi 200mila euro. Inaugurazione il 19 dicembre. Tassinari: «È il seguito della Grande Trieste»
Una delle foto della mostra “14-18. Due fronti, una città” che aprirà il 19 dicembre
Una delle foto della mostra “14-18. Due fronti, una città” che aprirà il 19 dicembre

TRIESTE Dalla Grande Trieste alla Grande guerra il passo è breve. E necessario per poter sfruttare il contributo di 50mila euro ottenuti dalla Regione per eventi e ricerche sul centenario dell’inizio del primo conflitto mondiale.

E così Trieste, appena in tempo utile sul funesto anniversario (che scade a fine dicembre), mette in campo una mostra al Salone degli incanti (ex Pescheria). “14-18. Due fronti, una città” è il titolo della grande mostra. L’inaugurazione è prevista per venerdì 19 dicembre e la chiusura il 19 giugno. Sei mesi di esposizione.

Trieste nella Grande Guerra, spunta la mostra last minute
Dopo la mostra "La Grande Trieste" il Comune vuole replicare con "Trieste nella Grande guerra"

L’ultima grande mostra dell’amministrazione comunale che dovrebbe sopravanzare di qualche settimana il voto amministrativo del 2016. L’altra attesa mostra, quella della collezione del Lloyd Triestino (prevista inizialmente al Salone degli incanti), è stata dirottata in primavera al Porto Vecchio (Centrale idrodinamica e Magazzino 26) come preludio al progetto futurista del più grande Museo del mare d’Europa.

Il costo della mostra sulla Grande guerra sfiora i 200mila euro. «La mostra - spiega l’assessore alla Cultura Paolo Tassinari - è stata stimolata dai materiali emersi durante le ricerche per la mostra della Grande Trieste. Inizia dove l’altra finiva. È il naturale completamento». Come per “La Grande Trieste” si tratta di una mostra “autarchica”, realizzata con i materiali dei Musei civici e degli archivi comunali. Dalle fotografie della fototeca comunale ai diari di Giani Stuparich e Michele Chiachich, fino alle corrispondenze dai due fronti (così riporta la delibera).

“La grande Trieste”, mostra da 280mila euro per 3 mesi

L’elenco puntuale di tutte le voci di spesa è indicato in una delibera di giunta. Il costo maggiore, come per la mostra precedente, sarà assorbito dall’allestimento che supera i 100mila euro (Iva e costi di disallestimento inclusi). La progettazione di “14-18. Due fronti, una città” è stata affidata, come per la Grande Trieste, allo studio Waltrisch a+u dell’architetto Dimitri Waltrisch (13.956 euro). Squadra che vince (26mila visitatori per “La Grande Trieste 1891-1914”) non si cambia. E così si ritrovano un po’ tutti i protagonisti della mostra precedente.

C’è lo studio Matteo Bartoli Graphic Design per la progettazione grafica coordinata della mostra (7.612 euro), Comunicarte per il servizio di organizzazione del materiale espositivo e il oordinamento dell’allestimento (8.540 euro). E l’Aps Comunicazione di Aldo Poduie e Federica Zar, che cura il servizio di ufficio stampa per 15.799 euro (la cifra comprende anche i servizi per la mostra successiva, quella sul Lloyd Triestino). A questi vanno aggiunti oltre seimila euro per il servizio di traduzione e connettività (internet e wifi) assegnati a Trieste traduzioni congressi (Ttc) e a Synapse.

Rispetto alla Grande Trieste cambia, invece, la curatela scientifica che è stata affidata allo storico Lucio Fabi (18.072 euro) coadiuvato da Adriana Casertano ed Elisa Vecchione (3.012 euro a testa) che hanno svolto un lavoro di ricerca. Fabi, che nel 2014 per il Comune di Trieste ha curato il primo allestimento del “Museo della guerra per la pace Diego de Henriquez” dedicato proprio alla “Grande Guerra” (tuttora visibile), dovrà lavorare a tappe forzate visto il poco tempo che ha avuto a disposizione.

La prima riunione operativa si è svolta alla vigilia di Ferragosto. E con tempi così stretti, non è nemmeno prevista la realizzazione di un catalogo. La direzione è stata affidata a Bianca Cuderi, direttore delle Biblioteche e dal primo dicembre anche dei Musei civici di storia e arte (Revoltella incluso).

Il punto forte dell’esposizione, come detto, sarà comunque l’allestimento. Lo studio Waltrisch, che la volta precedente aveva predisposto un’installazione aerea in funi di barca colorate, stavolta ha pensato a una serie di espositori circolari (sette metri di diametro e altezze variabili) a cui si aggiungono una struttura espostiva aerea (chiamata la nuvola) e un “prespaziato” perimetrale con lettere alte un metro e mezzo a comporre le frasi: “Ieri abbiamo avuto un combattimento e per grazia di Dio sono rimasto illeso”, “Dopo ben 40 giorni di trincea ritorneremo nel mondo. Qui si crepa al biondo dio”. Il costo dell’allestimento “prespaziato” - si legge sempre nella delibera - è di 7.900 euro. A cui si aggiungono altri settemila euro per la particolare illuminazione. “Un allestimento spettacolare e artistico”, chiarisce l’atto comunale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo