Trieste, sconto di dieci cent all’ora all’interno del park San Giusto

La sosta all’aperto, in gestione alla stessa società, costerà leggermente di più. Il presidente Franco Sergas: «Vogliamo incentivare l’uso della struttura anziché della strada»
L'artista Davide Comelli al lavoro sulle pareti del park San Giusto
L'artista Davide Comelli al lavoro sulle pareti del park San Giusto

TRIESTE Posteggiare all’interno del Park San Giusto costerà dieci centesimi in meno rispetto agli stalli all’esterno. Per quest’ultimi, come annuncia l’assessore comunale alla Viabilità Elena Marchigiani, non sono in programma cambiamenti tariffari e il loro prezzo resta quello fissato dal piano del traffico.

In questo modo il Comune e il gestore del parcheggio, Park San Giusto Spa, contano di favorire l’utilizzo della struttura e liberare il più possibile i parcheggi sulla strada: «In fondo questo è uno degli obiettivi che ci si proponeva di raggiungere costruendo la nostra struttura» spiega il presidente della società titolare del project financing, Franco Sergas.

Gli stalli circostanti il Park saranno gestiti dalla società, ma il loro costo è fissato dal piano del traffico del Comune, precisa Marchigiani: «Rientrano nel pacchetto costruito attorno al project financing del parcheggio e contribuiscono alla sostenibilità di tutta la struttura. Al momento però non abbiamo in programma alcun aumento tariffario per cui gli utenti, anche dopo l’apertura del Park, non sentiranno alcuna differenza».

Se non quella «di poter entrare anche all’interno a un costo inferiore», aggiunge Sergas: «È previsto dalla concessione che i parcheggi interni abbiano un costo di dieci centesimi inferiore rispetto agli stalli esterni, in modo da incentivare la sosta in struttura e non quella in strada». Visto che piazzare la propria auto su strada in una zona “viola” come quella costa 1,65 euro all’ora, la sosta all’interno ne costerà 1,55. Può stare tranquillo, quindi, che temeva che venissero alzati i prezzi dei posteggi nei dintorni per lanciare il Park: «Succede proprio il contrario, i nostri posti costeranno meno» assicura Sergas.

Ma a che punto è l’opera? Secondo il presidente della società potrebbe mancare poco più di un mese all’apertura: «In questo periodo di ferie le cose sono ferme, ma i lavori sono sostanzialmente conclusi. Proseguono soltanto gli interventi sulle piste di accesso, che contiamo di terminare appena riapriremo il cantiere al termine di questa settimana». Park San Giusto ha ottenuto un paio di giorni fa l’autorizzazione per quest’ultimo passaggio.

Dopodiché, chiosa Sergas, quel che resta da fare è solo la parte relativa a «burocrazia, carte, documenti, approvazioni»: «Va detto che siamo a buon punto anche su quel fronte, sicché posso pensare di aprire finalmente il parcheggio attorno a metà del mese prossimo, fra il 15 e il 20 di settembre».

Trieste, Park San Giusto svela i suoi segreti alla città FOTO
Il “tour” alla scoperta dei cinque livelli del contenitore (Lasorte)

Accoglieranno la notizia con sollievo, sperando che sia davvero la volta buona, le oltre trecento persone che hanno comprato box o posti macchina all’interno del parcheggio. Posti venduti a prezzi significativi fra i 43 mila e i 52mila euro. Fino a qualche mese fa la previsioni per la fine dell’opera davano per probabile un’apertura a metà aprile. Poi il calendario è inesorabilmente slittato in avanti per una serie di motivi, non ultimo il ritrovamento di resti di strutture risalenti all’età romana: beni che, come impone la legge in questi casi, sono stati scavati, catalogati e studiati dagli archeologi per evitare che la memoria del sottosuolo andasse perduta.

Il progetto prevede che una teca collocata all’interno del Park contenga alcuni dei reperti emersi nel corso dello scavo. Vista l’antichità della zona di cantiere, che era il cuore della Trieste romana, la tutela archeologica dell’area è stata uno dei fattori di rallentamento principali del cantiere. La decisione di costruire un parcheggio nel ventre del colle di San Giusto è di vecchia data: le prime idee furono partorite nell’ormai lontano 1996.

Poi però il progetto finì in un limbo pluriennale, e la delibera di approvazione finale è stata firmata soltanto cinque anni fa, mentre i cantieri sono stati avviati all’incirca un anno dopo. La struttura si estende su cinque livelli, una versione “ristretta” del progetto originario che ne prevedeva sei. L’opera è costata complessivamente 42 milioni di euro, messi a disposizione da un gruppo di banche interessate al progetto. (g.tom.)

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