Trieste, sconto agli artigiani sull’Imu che non esiste
L’Imu che verrà o l’Imu che fu. Il Comune di Trieste approva dopo un dibattito surreale di sei ore la delibera sulle nuove aliquote della tassa sugli immobili. Una discussione “virtuale” visto che il governo di larghe intese di Letta potrebbe cancellare la tassa “sospesa” a fine agosto oppure cambiarla radicalmente. Una recita a soggetto con tanto di platea di artigiani della Confartigianato (30 comparse) in tenuta celeste e soddisfazione politica bipartisan sul risultato finale. A mezzanotte la delibera “va” con i voti della maggioranza di centrosinistra stranamente compatta. Persino Sel si è allineato e ha partecipato alla conferenza stampa di ieri mattina dopo aver masticato amaro sulla Tares “aumentata”. «È stato premiato lo sforzo della maggioranza che unito gli interessi dei cittadini con quelli dell’amministrazione» spiega il capogruppo del Pd Giovanni Maria coloni che rivendica l’abbassamento di aliquota sulla prima casa per gli alloggi popolari dal 3.9 per mille al 3,8 per mille («Un piccolo segnale di attenzione al sociale» chiosa il presidente del Consiglio Itztok Furlanic) e il mantenimento al 9,7 per mille dell’aliquota sui capannoni e laboratori delle imprese per la la gioia degli artigiani e di Paolo Rovis (Pdl) che aveva presentato un emendamento apposito oltre a indossare per una sera la maglietta della Confartigianato. «Una minore tassazione a favore delle aziende triestine pari a 1,2 milioni di euro. Un po' di respiro fra il soffocamento di tasse e burocrazia» esulta il più votato di quello che resta del Pdl. La concessione è arrivata nel pomeriggio dal sindaco Roberto Cosolini che si è rimangiato l’aumento previsto dalla giunta al 10,6 per mille e che ora dovrà, in via del tutto virtuale, trovare il milione e 200mila euro mancanti per far quadrare i conti dell’assessore Montesano. «Gli artigiani ringraziano il sindaco e le forze politiche » dichiara il presidente Dario Bruni che poi ricorda che l’anomalia della zona industriale dove i «capannoni ubicati nel comune di Trieste hanno un’aliquota del 9,6 per mille, mentre quelli ubicati a Muggia e San Dorligo (a poca distanza) hanno un’aliquota del 7,6 per mille, il 20% in meno di tassazione». Una disparità che il sindaco ha ricondotto alla giunta regionale Tondo che «aveva ridotto le risorse ai Comuni più grandi rispetto ai più piccoli dove così si paga meno Imu». Imu o non Imu? Un dibattito sul sesso degli angeli. Surreale come ricorda il Movimento 5 Stelle. «Abbiamo proposto - spiegano Paolo Menis e Stefano Patuanelli - di ritirare le delibere sulle tariffe Imu in attesa di avere un quadro normativo definitivo da parte del governo nazionale, anche alla luce del fatto che la Regione Fvg ha prorogato a fine settembre i termini per ill bilancio preventivo degli enti locali». E, invece, per una sera intera si è parlato dell’Imu come di una questione di vita o di morte. A futura memoria.
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