Trieste “scippa” a Grado il dirigente all’Urbanistica
GRADO. Dopo il segretario Santi Terranova - rientrato da tempo alla corte del sindaco Roberto Dipiazza - anche il dirigente Giulio Bernetti sta per lasciare il Comune di Grado per quello di Trieste. Entrambi erano venuti a Grado dopo che al Comune del capoluogo regionale si era insediato il sindaco Roberto Cosolini.
Bernetti è l’attuale dirigente dell’Urbanistica, ma lascerà l’incarico il 29 dicembre per prendere servizio a Trieste. «È stata una scelta particolarmente difficile poiché a Grado mi trovo molto bene e ho un ottimo rapporto con l’assessore Fabio Fabris e tutta l’amministrazione comunale. Nessun disaccordo con loro», dice Bernetti. E aggiunge: «Tuttavia le proposte che mi sono state fatte sono piuttosto allettanti e stimolanti».
In passato Bernetti proprio a Trieste aveva lasciato la sua firma per quel che concerne il progetto del traffico lungo le Rive. «Se non ci sono state proteste significative (non lo dice ma fa capire che a Trieste, come peraltro anche a Grado, a ogni minimo cambiamento, le proteste non mancano mai, ndr) è segno che evidentemente il sistema funziona», dice Bernetti che a Grado ha occupato un posto particolarmente delicato, trovandosi fra i piedi svariate questioni spinose come le grandi lottizzazioni, la questione delle tende e delle verande che non è ancora conclusa ma anche altre problematiche legate al piano regolatore e alle altezze degli edifici. Insomma, problemi di non poco conto che avevano fatto tremare politici di tutti gli schieramenti. Anzi, talvolta avevano creato delle vere e proprie fratture interne. Ma ora tutti questi problemi Bernetti li sta per lasciare alle spalle...
«Fino all’ultimo giorno lavorerò sodo e solamente per Grado, città alla quale - spiega - mi sono davvero molto attaccato. Poi penserò a Trieste». Dove troverà anche Santi Terranova... «Mi troverò a lavorare nuovamente con il direttore generale ma anche tanti altri colleghi - ricorda - con i quali ho già operato in passato. E poi non posso dimenticare che nella scelta che ho fatto ho tenuto anche conto che vivo a Trieste». Sulla proposta fatta dal sindaco Dipiazza il diretto interessato non si esprime. È a ogni modo certo che, vista la sua esperienza passata, si occuperà nuovamente della mobilità e del traffico e anche della pianificazione territoriale.
In quanto al traffico gli sarà sicuramente utile anche l’esperienza fatta un paio di anni fa quando è stato per sette mesi a lavorare a Muscat (Muscate) la capitale dell’Oman come consulente tecnico del sultano. «Un’esperienza importante - racconta Bernetti - che mi tornerà sicuramente utile perché in Oman mi sono occupato in particolare dei trasporti interni e dei porti». Probabilmente proprio quest’ultimo aspetto potrebbe essere stata la “scintilla” scattata al Comune di Trieste. E anche per spingerlo ad accettare di tornare a Trieste. Bernetti potrebbe prendere in mano anche un altro aspetto di non da poco conto: la delicata questione della riqualificazione del Porto Vecchio.
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