Trieste, scavo a San Vito lascia mezzo rione senza telefono
Aggiornamento. A partire da questa mattina, mercoledì 6 settembre, la linea telefonica de Il Piccolo è stata ripristinata. Nel resto del rione permangono purtroppo ancora i disagi.
Aggiornamento. Anche oggi, martedì 5 settembre, la redazione de "Il Piccolo" resta isolata, senza linea telefonica, a causa del black-out derivato dallo scavo aperto in viale Terza Armata. Nel caso vogliate contattarci, vi preghiamo di scriverci a: segreteria.redazione@ilpiccolo.it. La riattivazione non avverrà prima di mercoledì mattina.
Chiamatele vittime del “neverin” o come volete. Ma appena adesso si può avere un quadro completo dei disagi creati da due giorni di pioggia quasi ininterrotta. Perché la ciclica ondata di maltempo ha creato danni anche meno visibili ma non meno gravi. Nelle parti meno vistose ma più delicate del sottosuolo.
Nei fatti, circa 150 utenti Telecom (compreso il “Piccolo”) sono senza linea telefonica da sabato. All’inizio sembrava un normale guasto, e c’era la gara delle gentili signorine del 187 a tranquillizzare i clienti. Poi, col passare delle ore e con il moltiplicarsi delle telefonate (col cellulare, ovviamente...) si è capito che tanto normale il disservizio non era.
Metteteci la domenica di mezzo, da santificare (i centralinisti ci sono, i tecnici no), un po’ di smarrimento rispetto a un guasto non chiaro da subito, e si è arrivati a ieri. Con la Telecom obiettivamente iperattiva ma obbligata a seguire i tempi di un allagamento che ha mandato in tilt le linee.
«Il black-out si fa risalire - racconta uno dei responsabili tecnici, De Cesare - a uno scavo in viale Terza Armata. Si stavano facendo dei lavori, ma poi è rimasto aperto nel weekend e nessuno ha pensato di coprirlo». Risultato: una piscina di fango, con i cavi telefonici che saltavano come tappi di champagne.
L’impatto è stato immediato: impossibilità di prendere la linea e di effettuare o ricevere telefonate. D’accordo che ormai le linee fisse, i vecchi telefoni casalinghi appartengono al modernariato, quasi totalmente soppiantati dai cellulari, ma c’è chi, soprattutto tra gli anziani, non riesce ancora a farne a meno. E soffre per la situazione.
Ieri, grande agitazione tra i tecnici Telecom. Soprattutto quando è venuto fuori che le infiltrazioni d’acqua non riguardavano solo il, chiamiamolo così, cantiere zero, ma anche altre zone, sempre rigorosamente nel rione di San Vito. Il complesso meccanismo degli scavi dove passano non solo le linee telefoniche ma anche quelle delle principali fonti d’energia è difficile da tenere completamente sotto controllo, anche perchè estremamente vario.
Nel corso della serie di verifiche è venuto fuori anche un altro allagamento che riguardava una canalina all’incrocio tra le vie Belpoggio e Lazzaretto Vecchio, Un mezzo dell’Itaspurghi è stato fatto intervenire e ha portato a termine l’operazione di svuotamento. La Site dal canto suo ha svuotato tre camerette piene d’acqua. Nessun problema riscontrato su un primo giunto, stamattina sarà la volta di altri due, per vedere se è possibile ripristinare il cavo.
Contemporaneamente un’altra task force stava anche lavorando direttamente su alcune centraline esterne. Di sicuro l’impegno non è mancato ma un ritorno alle piena normalità, a tutto ieri, non era ancora prevedibile.
Le ultime precipitazioni si sono rivelate particolarmente toste e difficili da gestire. L’altro giorno sono stati diversi i tombini saltati e gli allagamenti in centro, che hanno interessato anche la Galleria Tergesteo. Al fenomeno, come al solito, non sono rimaste estranee le Rive, con allagamenti in alcuni tratti e notevoli disagi al traffico, soprattutto nel pomeriggio.
Intanto i guasti Telecom si sono estesi anche ad altre parti della città, non si sa se per lo stesso motivo atmosferico o per complicazioni tecniche di altro genere. Succede comunque che numerosi utenti di Strada del Friuli, percorso panoramico che congiunge la città a Contovello e al Carso, siano senza telefono addirittura da giovedì. «Abbiamo immediatamente allertato la Telecom - racconta un’utente - ma finora la situazione è rimasta immutata».
Mentre si contano i danni causati da alberi caduti, cornicioni, parti di tetto divelte e altre tipicità di stagione, una cosa sembra certa: chi piange è soprattutto il telefono.
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