Trieste, Saro lancia Futura verso il voto col ritorno in campo di Bandelli
TRIESTE Si chiama Futura la lista civica che sancisce il ritorno di Franco Bandelli sulla scena politica cittadina a fianco dell’ex socialista Roberto De Gioia. Si considera «né di destra né di sinistra» e ambisce a influenzare le elezioni comunali del 2021 a Trieste: presentato ieri in conferenza stampa, il nuovo simbolo nasce come costola del movimento Regione Futura, che a sua volta era stato lanciato quest’estate dall’ex senatore Ferruccio Saro dopo la sua rottura con Progetto Fvg.
Nella corsa per il Municipio, la riedizione triestina della formazione di Saro punta a presentarsi autonomamente al primo turno, fungendo da “raccoglitore” per eventuali partiti minori o altre realtà civiche che vorranno aderire al progetto. In seguito si riserva di decidere in base ai risultati chi sostenere al ballottaggio. «Non annunciamo oggi (ieri per chi legge, ndr) il nostro candidato a sindaco – ha affermato Saro –, anche se tutti potete immaginare chi potrebbe essere. Il motivo è che stiamo dialogando con altre civiche e pure con qualche forza nazionale per capire se accanto a Futura si potranno creare delle liste di appoggio». In quel momento il nome a cui molti dei presenti hanno pensato è stato quello di Bandelli, ma non ci sono conferme in questo senso.
Bandelli ad ogni modo punta sui lavori pubblici – «tram di Opicina in funzione e avvio del cantiere nella galleria di piazza Foraggi entro sei mesi dall’elezione del nuovo sindaco», tra le altre cose – e a omaggiare i morti del 1953, nel 2023, come fine del processo di riconciliazione. De Gioia ha parlato di ecologia, ambiente e mobilità sostenibile, non senza scagliare una frecciatina contro l’ovovia.
Nelle fila di Futura ci sono poi il medico Giulio Bonivento, che in tema di sanità vorrebbe rilanciare la figura del sindaco quale rappresentante e difensore della salute cittadina, e Marina Rusconi, che pensa allo sviluppo del turismo e propone di candidare Trieste a diventare patrimonio dell’Unesco. Quanto alle alleanze, se il tandem tra Progetto Fvg e Forza Italia in nome di un centrodestra moderato era già stato annunciato quest’estate, più misteriosa appare invece la rosa delle possibili alleanze di Futura: «Non siamo né di destra né di sinistra. Vogliamo mettere assieme brave persone, di buon senso, in modo inclusivo», ha detto il coordinatore provinciale Michele Sacellini. Un concetto ribadito a più riprese da un po’ tutti. Qualcuno potrebbe pensare a Italia Viva, che però sostiene il candidato in pectore del centrosinistra Francesco Russo. Tra il pubblico ieri c’erano esponenti del Psi locale, il quale punta a riproporre l’alleanza con i Verdi del 2016 e difficilmente vedrebbe Bandelli come né di destra né di sinistra. Si sono visti pure due calendiani di Azione: uno dei partiti minori presenti a livello nazionale che nel locale potrebbero appoggiare Futura, vuoi aderendovi o vuoi con una lista di sostegno? Chissà. —
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