Trieste, sarà un duello per “il Pinguino” tra gli Angelini e Fast Eat Italy

Sia la gestione uscente che l’attuale conduttrice della caffetteria di Miramare hanno presentato istanza di concessione ventennale all’Autorità portuale
Lasorte Trieste 27/03/21 - Molo Pescheria, Gelateria Pinguino
Lasorte Trieste 27/03/21 - Molo Pescheria, Gelateria Pinguino

TRIESTE Caccia al “Pinguino”. Gli animalisti non si preoccupino, non è in gioco il destino del popolare pennuto, si disputa invece il futuro del bar-gelateria sul Molo Pescheria, che prende il nome dall’animale per decenni “mascotte” dell’Aquario comunale.

Dopo che il gestore uscente Enzo Angelini, scomparso recentemente, aveva chiesto lo scorso novembre il rinnovo ventennale della concessione all’Autorità portuale, una domanda concorrente è stata presentata da Fast Eat Italy, azienda impegnata nel comparto della somministrazione “food & beverage” con sede a Monfalcone. Una settimana fa scadevano i termini per la presentazione di eventuali osservazioni sulla richiesta avanzata dalla ditta monfalconese.

Fast Eat Italy è attiva da una decina di anni nella conduzione di locali. Il “colpo” di maggiore prestigio lo ha messo a segno vincendo la gara europea per caffetteria, ristorazione, servizi accessori nel museo-parco di Miramare, preso in carico nel novembre 2019 quando la direttrice Andreina Contessa e la rappresentante legale dell’impresa Laura Sacilotto firmarono il contratto quinquennale (rinnovabile per ulteriori tre anni). Oltre a Miramare, Fast Eat Italy gestisce alcuni grill autostradali (Duino, Brugnera, Porcia) e un bar all’interno dell’Ateneo triestino: i siti consultati segnalano un fatturato superiore ai 6 milioni di euro e il lavoro di una quarantina di addetti.

La concessione a Enzo Angelini era in scadenza il 31 dicembre scorso: gli organi preposti dell’Autorità, in considerazione dell’approssimarsi della stagione propizia ferme restando le incognite da Covid, non dovrebbero impiegare tempi biblici per valutare l’assegnazione di una postazione assai felicemente collocata, di fianco all’Aquario e all’ex Pescheria, in pratica sulle Rive.

La famiglia Angelini, a ogni buon conto, non demorde. Anzi, nonostante la perdita del leader, rilancia la sfida. In campo la consorte con le figlie Lisa e Paola. «Abbiamo tirato fuori tutta la documentazione raccolta da nostro padre fin dal 1996 - scandisce Lisa, noto “mastro” pasticcere alla Liberty in via Carpison - il locale è stato un capitolo fondamentale della sua vita e ci sforzeremo di proseguire nell’impegno».

«Enzo Angelini - spiega ancora Lisa, intenta a preparare i dolci per le festività di stagione - voleva ampliare e migliorare l’area di 822 metri quadrati alla radice del molo, aveva pensato a una struttura in vetro tale da coprire lo spazio occupato dalla capannette. Aveva commissionato addirittura un plastico, per illustrare la proposta. Ma non c’è mai stato verso di realizzare quel suo sogno ... Adesso tocca a noi progettare il rilancio, confermando tutte le iniziative che hanno caratterizzato gelateria e dehors, compreso il ballo». Nell’istanza pervenuta il 13 novembre 2020 all’Autorità, l’imprenditore, storico esponente di Confartigianato, aveva infatti corredato la richiesta proponendo «di eseguire interventi di risistemazione dell’immobile e gestire un bar-gelateria-ristorante».

“Il Pinguino” è un sito attraente. L’Aquario dovrebbe riaprire all’inizio dell’estate e nel 2019 ha ospitato 54.000 visitatori, senza contare i frequentatori delle esposizioni in Pescheria. Il museo è sottoposto a un’importante opera riqualificativa, a cura dell’Innocente & Stipanovich e della Balsamini, per un valore di 2 milioni di euro. —


 

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