Trieste, Russo a Richetti e Laterza: «Alleanza del cambiamento per battere Dipiazza»
Il primo cittadino
uscente: «Vado
a dialogare con le sigle
quando vogliono
ma basta dibattiti»
TRIESTE Prove tecniche di dialogo? Il confronto fra candidati organizzato mercoledì dai sindacati della Triplice al molo IV, disertato da Roberto Dipiazza in un piccolo caso politico, ha visto riuniti attorno a un tavolo quelli che secondo i sondaggi sono i tre più corposi sfidanti del sindaco uscente: Alessandra Richetti (M5s), Francesco Russo (centrosinistra) e Riccardo Laterza (Adesso Trieste). Nei punti di contatto fra i loro programmi, Russo ha ravvisato una nascente «alleanza di cambiamento che si sta formando in città».
Cgil, Cisl e Uil avevano invitato i quattro per una serata incentrata sul lavoro. L’assenza del sindaco, pur comunicata, ha deluso i sindacati, come ha rilevato il segretario Cgil Michele Piga nella sua introduzione: «Spiace la non partecipazione, perché noi siamo qui ad ascoltare e proporre, non a fare campagna elettorale». Così gli sfidanti: «Tutto sommato non ci mancherà, spiace però non ci siano state occasioni di confronto nel merito», ha affermato Russo. Così Richetti: «È chiaro che ha paura perché ai confronti esce male, non fa che parlare del 2001». Secondo Laterza «facendo così manca di rispetto non a noi, ma ai cittadini che hanno diritto a un voto informato».
Il diretto interessato, intercettato poco più tardi all’aperitivo di Bruno Marini in piazza Borsa, sbotta: «Ma come non sono andato – dice Dipiazza -? Io ho detto a Michele Piga che li incontro quando vogliono ma non faccio più i confronti. Non mi piacciono questi trappoloni». Ma perché il sindaco non si presta ai confronti, come quello chiesto a più riprese da Laterza? «Ma cosa vado a fare dibattiti con gente che non sa, parla di tram che devono andare a Capodistria... Loro si propongono, io porto avanti il mio. Non posso confrontarmi con gente che non sa».
Tra i temi trattati con la platea sindacale, quello degli anziani. Per Richetti «serve una visione dei servizi a tutto tondo e non una ghettizzazione. Ci sono progetti, anche di sinergia fra giovani e anziani, in cui Trieste può essere pioniera». Secondo Laterza bisogna «rafforzare i servizi territoriali, ripartire dalle microaree che vanno potenziate e aumentate, e andare verso l’assistenzialità diffusa sul territorio». Così Russo: «Il grande investimento è sulla tecnologia, la telemedicina, il cohousing e i condomini solidali contro l’idea della destra delle case di riposo».
Altro argomento, la reindustrializzazione. Per il candidato del centrosinistra va cambiato paradigma: «In questi anni è mancata completamente la capacità di accompagnare Zeno D’Agostino nell’attrarre imprese sul territorio, nelle crisi industriali le aziende sono state lasciate sole dalla politica». Per la candidata 5s «bisogna investire su strumenti e formazione che consentano alle aziende di restare sul territorio». Secondo il candidato di At «Trieste dovrà intercettare le imprese che ora tornano in Europa: bene Allegato VIII, porto e ricerca, ma servono idee diverse, il Porto vecchio abbia dimensione produttiva».
Infine gli appalti. I sindacati hanno presentato una proposta di protocollo di intesa per la loro gestione. Ha commentato Laterza: «Benissimo la proposta, aggiungo che si può ragionare di reinternalizzazione, ove utile e possibile. L’illuminazione pubblica è un esempio». Russo dice: «Io mi impegno a smettere di giocare sul massimo ribasso. Servirà riqualificare la pubblica amministrazione che in questi anni si è pensato solo a tagliare. Con il Pnrr i fondi ci sono». Infine Richetti: «Per noi una nuova gestione degli appalti è un punto fondante. Tante problematiche del Comune sono legate all’effetto del massimo ribasso e alla mancata fase di verifica e controllo. Basti guardare l’appalto mense, che ha dovuto essere integrato». I segretari sindacali Michele Piga (Cgil), Luciano Bordin (Cisl) e Matteo Zorn (Uil) hanno introdotto e moderato il tavolo di confronto ribadendo la necessità del dialogo tra politica e parti sociali: «Il Pnrr apre una fase di opportunità. È difficile tratteggiare una prospettiva futura di Trieste dal punto di vista occupazionale, per questo riteniamo necessario un confronto costante con chi guiderà la prossima amministrazione». —
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