Trieste, ruba i soldi e ferisce la cassiera: preso poco dopo
TRIESTE È entrato da Tigotà, il negozio di profumeria e igiene della persona e della casa di via Battisti, quando il personale si preparava ad abbassare le serrande e andarsene a casa. Ha messo le mani nella cassa e ha buttato a terra la referente del punto vendita per potersene andare dopo aver arraffato poco più di 160 euro. Ma non è andato lontano. Un uomo sulla quarantina - di cui non sono state rese note le generalità - è stato arrestato l’altra notte dai Carabinieri, che lo hanno identificato, per l’appunto, come l’autore della rapina avvenuta nel foro commerciale a due passi dal giardino pubblico.
Il negozio stava per chiudere: erano le 19. 29, in cassa c’era la referente, alle prese con gli ultimi clienti di giornata. Il punto vendita della catena Tigotà, di proprietà della Gottardo spa di Padova, vende prodotti di bellezza e per la casa e si trova, come detto, nei paraggi del giardino pubblico e davanti a una fermata degli autobus di via Battisti, una zona quindi molto trafficata e dove passano numerose persone. Il quarantenne è entrato e si è messo in coda fingendo di dover pagare qualche prodotto, come se nulla fosse. Appena la dipendente ha aperto la cassa si è avventato verso il cassetto con i contanti. Per poter prendere l’incasso ha anche spinto per terra la donna. L’uomo non era armato e se l’è data a gambe. Subito è stato chiamato il 112, che ha inviato sul posto una pattuglia dei Carabinieri che in poche ore sono dunque riusciti a individuare il responsabile della rapina e a fermarlo. Alla fine l’uomo era riuscito a portare via esattamente 165,15 euro come riferisce l’ufficio stampa della Tigotà. Oltre ai militari è intervenuto anche il personale del 118 che ha prestato le prime cure sanitarie alla dipendente, che alla fine è finita al vicino Ospedale Maggiore per la medicazione delle contusioni riportate e una serie di visite di controllo. La donna è stata dimessa con tre giorni di infortunio.
A pochi passi da Tigotà c’è anche un punto vendita della Pam dove alcuni clienti del negozio “visitato” dal bandito sono corsi subito dopo la rapina per chiedere aiuto.—
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