Trieste: ronde e maximulte, stangata da 500 euro per la pipì in strada
TRIESTE La giunta Dipiazza inaugura un nuovo fronte di battaglia, quella contro gli incontinenti. D'ora in avanti chi verrà sorpreso a urinare in strada, magari dopo qualche bicchiere di troppo, dovrà pagare 500 euro di multa. Il vicesindaco Pierpaolo Roberti ha ripristinato la somma che l'attuale primo cittadino di centrodestra aveva già fissato in passato, durante l'ultimo mandato, poi dimezzata dall'amministrazione Cosolini, come precisano dal Comune.
In effetti il centro storico, Cittavecchia soprattutto, si trasforma spesso in un vespasiano a cielo aperto. È il wc della movida triestina. La zona Urban, in particolare, emana un olezzo poco gradevole tra viuzze e vicoli. Tra l'odore di pipì e i graffiti sui muri sembra più un quartiere di periferia. Proprio nei giorni scorsi un collaboratore dello staff di Roberti ha pizzicato due ragazze accucciate in un angolo, tra le case, che facevano i loro bisogni.
L'immagine, immortalata con lo smartphone, ha fatto il giro dei social innescando un acceso dibattito sull'annoso tema, riportandolo all'ordine del giorno. Il vicesindaco e assessore con delega alla Sicurezza non ha perso tempo e ha firmato una delibera dando attuazione al provvedimento, peraltro già ventilato in campagna elettorale. La giunta intende anche rafforzare le ronde serali e notturne della Polizia locale, in modo da scoraggiare gli incivili.
Roberti ha dato notizia della delibera con un comunicato: «Ripristinata la “sanzione pipì” da 500 euro e attivati controlli affinché il decoro urbano venga rispettato - ha affermato nella nota -. Vogliamo una città pulita e vivibile - ha spiegato l'esponente leghista - dove l'inciviltà di pochi non danneggi tutti. È inaccettabile infatti che alcune zone, specie nel centro storico, la notte diventino dei veri e propri vespasiani. Per questo motivo abbiamo approvato all'unanimità il raddoppio della sanzione per chi urina per strada, riportandola a 500 euro dopo che la sinistra l'aveva dimezzata durante la scorsa consiliatura».
È nel passaggio successivo che si annuncia il giro di vite sulla vigilanza. «È necessario che l'amministrazione provveda affinché tali disposizioni vengano fatte rispettare, ed è in tale ottica - ha osservato - che tutte le aree interessate saranno sottoposte a controlli, auspicando che nel minor tempo possibile si riesca a passare dalla repressione alla semplice prevenzione».
Il provvedimento del vicesindaco si inserisce in una cornice più ampia di operazioni avviate in questa primissima parte di governo della nuova amministrazione: ha iniziato proprio Roberti con una pattuglia di vigili urbani fissa in Viale XX Settembre in risposta alle lamentele dei commercianti e dei residenti, contenute in una raccolta firme, che domandavano più sicurezza.
Qualche settimana dopo, invece, il blitz al Silos, ieri nuovamente sgomberato con l’allontamento di dieci profughi accampati tra i rifiuti. E a fine mese, stando a quanto ha in serbo l’assessore leghista, la giunta dovrebbe emanare un'ulteriore ordinanza per vietare ai senzatetto di dormire in strada: un provvedimento pensato per preservare il "decoro" del perimetro attorno alla Stazione ferroviaria, compreso l'ingresso del Porto vecchio e i gradini della Sala Tripcovich dove abitualmente bivaccano gruppi di clochard soprattutto di nazionalità straniera. Già firmata, infine, l'ordinanza voluta dal sindaco contro i parcheggiatori abusivi sulle Rive.
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