Trieste, il rito della croce dei greco-ortodossi lanciata in mare
A mezzogiorno del 6 gennaio sul molo Audace con le autorità religiose: rappresenta il battesimo di Gesù per la Festa dell’Epifania
La comunità greco ortodossa si appresta a vivere, lunedì 6 gennaio in città, uno degli appuntamenti più importanti dell’anno sotto il profilo religioso, l’Epifania del Signore, nota anche come Festa dell’Epifania o Santa Teofania e commemora il Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano. Si tratta del momento in cui Gesù adulto viene manifestato come Figlio di Dio dalla voce del Padre e dalla colomba dello Spirito Santo. La data della festa è il 6 gennaio per le Chiese che seguono il calendario gregoriano e il 19 per quelle che invece adottano il calendario giuliano. Il termine “Epifanìa” era già utilizzato dagli antichi greci per indicare l’azione o la manifestazione di una divinità.
Evento alle 10
L’evento più rilevante è in programma alle 10, nella chiesa di San Nicolò dei greci, in piazza Tommaso, dove sarà celebrato il Pontificale della divina liturgia, presieduto dall’Arcivescovo ortodosso d’Italia, Polykarpos, assistito dall’archimandrita Gregorio Miliaris. A mezzogiorno, se le condizioni atmosferiche lo permetteranno, ci sarà la tradizionale e suggestiva benedizione delle Acque dal molo Audace. Secondo la secolare prassi di questo evento, i fedeli, concluso il Pontificale in chiesa, raggiungono il molo Audace in processione, guidati dall’arcivescovo e dall’archimandrita. Il senso della cerimonia consiste nella preghiera che la chiesa greco ortodossa rivolge a Dio affinché egli discenda sull’acqua la potenza dello Spirito santo, rinnovando nei fedeli la grazia del battesimo e comunicando doni spirituali a quanti vi partecipano.
Lancio della croce in mare
Una volta effettuata la benedizione, c’è il momento più suggestivo: il lancio della santa croce in mare. Subito dopo i volontari che si sono preparati per l’appuntamento si tuffano per recuperare la croce e riportarla alle autorità religiose presenti, ottenendo così un particolare merito. «Per la nostra comunità religiosa – spiega padre Miliaris – il rito dell’Epifania costituisce uno dei momenti più importanti di tutto l’anno e la fase dedicata al lancio e al recupero della Croce rappresenta sempre un elemento di notevole rilievo». Ogni anno infatti c’è una speciale preparazione da parte di chi è intenzionato a tuffarsi per recuperare la croce. Talvolta la cerimonia si è svolta in un clima molto rigido, ma non sono mai mancati i volontari pronti a sfidare il freddo pur di ottenere, in virtù del loro gesto, una particolare benedizione. Al termine i fedeli torneranno come sempre nella loro chiesa per gli ultimi atti del rituale dell’Epifania.
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