Trieste, restyling per il laghetto di Contovello

TRIESTE. Lo storico stagno di Contovello torna a splendere. Dopo anni di incuria e abbandono il Comune di Trieste è riuscito a riportarlo alla luce, con tanto di canneto e ninfee. Rischiava di sparire, divorato dalla vegetazione. Ma adesso è davvero un angolino di paradiso, non c’è che dire. Ieri è andato in scena il sopralluogo dell’assessore all’Ambiente Luisa Polli e del vicesindaco Pierpaolo Roberti che ha la delega alla Protezione civile, il corpo che si sta occupando materialmente di riempire d’acqua il piccolo laghetto con le autobotti. Ci vorranno 100mila litri, quindi una ventina di camion in tutto, per raggiungere nell’arco di qualche settimana il livello d’un tempo. Le operazioni sono in corso proprio da ieri.

La giunta Dipiazza è intervenuta grazie alla spinta della circoscrizione competente, la Prima, presieduta da Maja Tenze (Pd). Anche lei, ieri, era presente a Contovello per accompagnare i due assessori comunali e constatare personalmente la riuscita dell’opera. La situazione si è sbloccata in questi giorni: è stato sufficiente pulire la zona e tagliare erba e arbusti, compresa l’area giochi, per far riaffiorare lo stagno. Ridando così un altro volto al posto.
Le cisterne della Protezione civile faranno il resto. Comprensibile la soddisfazione di Polli, Roberti e Tenze. «Nel corso degli anni, a causa dell’urbanizzazione, è stato bloccato il flusso naturale della falda - spiega Polli - e dei torrenti sottostanti. Nel fondo è stata poi messa l’argilla che ha fatto da tappo». «Per non parlare dei pesci rossi, delle carpe e delle tartarughe portate qui dalla gente, che hanno alterato l’habitat naturale», puntualizza Roberti.
La mozione è stata sostenuta dall’intera circoscrizione, come ricorda Tenze. «Avevamo di fronte un problema ambientale che si trascinava da tempo - osserva la presidente - anche perché l’anno scorso abbiamo dovuto fronteggiare un’estate secca che ha inciso negativamente. Il laghetto era in grande sofferenza e poteva veramente scomparire».

Per la conservazione dell’area la giunta Dipiazza intende ora coinvolgere la Regione. «La tutela della biodiversità - sottolinea ancora l’assessore Polli - non è una competenza comunale. Anche perché da qui si prende il sentiero che porta a Miramare, un percorso che fa parte della Rete Natura 2000. Faccio notare che la Regione Fvg è già intervenuta con progetti ad hoc in altri punti del territorio in cui l’ambiente è stato alterato. L’obiettivo è restituire al sito la sua originalità naturalistica». Il secondo step, oltre al riempimento del laghetto, è chiaro: spostare pesci rossi, carpe e tartarughe altrove. «L’idea è portarli nel parco di Miramare, in accordo con la Soprintendenza», anticipa Polli. «Dobbiamo occuparci al meglio di questo luogo che è bellissimo - insiste Tenze - anche perché dobbiamo pensare che qui, proprio da Miramare, venivano a passeggiare Massimiliano e Carlotta». Salivano a piedi lungo il sentiero e si inerpicavano fin qui, a Contovello, per raggiungere la chiesetta.
Riproduzione riservata © Il Piccolo