Trieste, raid dei gavettoni in centro: sotto esame 7 telecamere

Accertamenti su impianti installati tra via Roma, Corso Italia e piazza Goldoni La polizia cerca la Focus grigia. Il ferito della galleria San Vito operato venerdì
Lasorte Trieste 05/03/17 - Galleria S.Vito
Lasorte Trieste 05/03/17 - Galleria S.Vito

Almeno sette le telecamere che potrebbero inchiodare la “banda dei gavettoni”, il gruppetto che ha seminato il panico lo scorso weekend, e forse anche le settimane e i mesi precedenti, aggirandosi a ora tarda nel centro cittadino a bordo di una Focus grigio metallizzata. Le indagini si stanno concentrando su tutti i tre casi accertati in questi giorni, in particolare su quello del trentottenne colpito in galleria San Vito sabato all’una di notte mentre stava ritornando a casa.

Si tratta di Luca P., ferito al volto da un palloncino d’acqua sferrato da un’automobile in corsa. La botta è stata fortissima, come una legnata in faccia. L’impatto ha causato la frattura dell’orbita dell’occhio destro che ha reso necessaria un’operazione chirurgica per scongiurare danni permanenti alla vista. La vittima, che ha già sporto denuncia in Questura, è stata subito ricoverata in osservazione al Pronto soccorso di Cattinara e poi trasferito al Maggiore per gli esami specialistici in Oculistica e Stomatologia. L’intervento è programmato per venerdì. «L’occhio continua a farmi male», afferma Luca, rientrato a casa dopo due giorni di ospedale.

 

Trieste, polizia alla caccia della banda del gavettone

 

Per risalire alla Ford grigia, e dunque ai responsabili, la polizia sta analizzando le immagini registrate dalle telecamere nell’ora in cui si è verificato il fatto. D’altronde la zona circostante è piuttosto coperta: nell’intero perimetro che va da Corso Italia alla galleria di piazza Goldoni, l’area che presumibilmente potrebbe essere stata percorsa dall’automobile, si contano complessivamente sette “occhi” elettronici: due in via Roma, altri due in Corso Italia e ben tre nei pressi della galleria di piazza Goldoni, in Scala dei Giganti.

I raid della “banda del gavettone” seminano il panico a Trieste
Lasorte Trieste 05/03/17 - Galleria S.Vito

Le telecamere installate in via Roma potrebbero risultare determinanti invece per l’altro episodio, avvenuto a mezzanotte di venerdì all’altezza di piazza Ponterosso, in cui è stato coinvolto il ventiquattrenne Alessandro Sironich. Sono due i dispositivi utili, uno installato all’angolo con via Ghega e l’altro con via Valdirivo, che dovrebbero aver immortalato il passaggio della Ford grigia e il dettaglio della targa. Così come gli impianti che si trovano in Corso Italia, uno nei pressi di piazza Benco e l’altro all’incrocio con via San Spiridione, dove il mezzo con ogni probabilità ha proseguito la sua corsa dopo il lancio dei gavettoni sul gruppetto di amici di Alessandro. Il dettaglio del portapacchi nero sul tettuccio dell’auto, segnalato da diverse testimonianze, potrebbe aiutare le indagini. Più difficile, invece, ottenere immagini per l’altro caso, quello di sabato in via San Michele (l’auto procedeva in discesa, verso il centro), un’ora prima del fatto della galleria di San Vito. Non ci sono telecamere lungo la strada: bisognerebbe affidarsi a quelle delle Rive, sempre che il mezzo abbia imboccato quella direzione.

Le registrazioni delle telecamere, utilizzate abitualmente dalla Polizia locale soprattutto per monitorare il traffico cittadino, restano in memoria per settantadue ore, quindi tre giorni. Per tutti e tre i casi, tanto quelli di sabato che di venerdì, le forze dell’ordine dovrebbero disporre di materiale in abbondanza. Sempre che le denunce e gli accertamenti siano partiti subito dopo l’accaduto. L’indagine, come riferiscono dalla Questura, è comunque ancora in corso. «Stiamo proseguendo», dicono dalla polizia. Anche con la verifica delle “parti offese”, vale a dire le persone colpite dai gavettoni e i testimoni che hanno assistito alla scena. Non si esclude che siano stati già sentiti anche alcuni possibili sospettati, ma non ci sono conferme ufficiali in questo senso.

Le vicende di questo fine settimana nella galleria San Vito, in via Roma e in via San Michele potrebbero essere soltanto le ultime di una lunga fila. Fatti analoghi risulterebbero in via del Veltro e a danno di un gruppo di studenti universitari, sebbene non sia stato ancora chiarito dove. Mesi fa, come raccontato sui social network, si sarebbe verificato un episodio analogo sulle Rive. Anche quella volta è stata notata una Focus grigia.

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