Trieste, raggiro da oltre 1 milione di euro ai danni di 4 anziani
Un'indagine durata quasi 2 anni ha fatto emergere una truffa ai danni di quattro persone, anziane e malate, non più in grado di curare i loro interessi. Valore totale del raggiro, ingegnato da un'intera famiglia di "sciacalli" - si legge in un comunicato del Comune - oltre un milione di euro.
Tutto ha inizio da un normale controllo edilizio da parte della polizia locale. Nel luglio del 2015 l'amministratore di un condominio segnala un'intensa attività edilizia all'interno di un appartamento in cui la proprietaria non viveva perché ospite di una casa di riposo.
Gli agenti del nucleo di polizia edilizia della polizia locale controllano tutta la documentazione e si insospettiscono per il fatto che il committente dei lavori non è la proprietaria dell'appartamento ma tale S.R.. Costui dichiara agli operatori di aver stipulato con la stessa un contratto di comodato gratuito.
Scattano quindi le prime verifiche dalle quali emerge una situazione anomala: le condizioni dell'anziana signora sono tali da non consentirle di stipulare in autonomia contratti con terzi. Alla banca ove si trovava il suo conto, molto lontana dalla sua abitazione ma vicinissima alla residenza dell'uomo, le firme della donna sul contratto di comodato sono palesemente difformi da quelle originali.
In aggiunta, l'unica persona a farle visita altri non è che l'ex-moglie di S.R.
Anche un'altra anziana ospite di una casa di riposo, senza parenti e in condizioni di estrema fragilità, è stata oggetto delle “attenzioni” dell'uomo. Il reato ipotizzato nella prima comunicazione alla Procura è quello di circonvenzione d'incapace.
Il Magistrato ha ritenuto gli elementi tanto fondati da delegare alla polizia locale il prosieguo dell'indagine, conclusasi quest'anno ed allargatasi a macchia d'olio. Sono state identificate altre due anziane vittime (in tutto 4, 3 donne e un uomo) e altri 3 complici, l'attuale compagna e i due figli.
Il lavoro degli investigatori è stato particolarmente difficile perché hanno dovuto ricostruire numerosi passaggi di denaro dai conti correnti degli anziani a quello di S.R. o dei suoi parenti coinvolti.
Il denaro veniva investito nell'acquisto di beni immobili e mobili (case, macchine) e quanto rimaneva veniva accreditato sul conto corrente di S.R.. Un raggiro del valore complessivo di ben 1.133.434 euro. Tutte le 5 persone coinvolte sono state rinviate a giudizio per circonvenzione d'incapace e ricettazione .
Riproduzione riservata © Il Piccolo