Trieste, ragazzino picchiato e rapinato da altri due giovani a Montuzza
Il minorenne, italiano, si trovava vicino all’oratorio del convento dei Cappuccini: un luogo che frequenta insieme agli amici. Quel pomeriggio, però, era da solo

Ragazzino picchiato e rapinato per strada da altri due giovanissimi. Lo hanno preso a pugni per farsi consegnare il portafoglio e poi lo hanno lasciato a terra, sanguinante. Il minorenne è stato soccorso dai frati di Montuzza e poi trasportato al Burlo Garofolo per le cure del caso. La violenta aggressione è andata in scena venerdì 28 febbraio, verso le 18. A quell’ora il minorenne, italiano, si trovava vicino all’oratorio del convento dei Cappuccini: un luogo che frequenta insieme agli amici. Quel pomeriggio, però, era da solo. All’improvviso - stando a quanto ha raccontato alla polizia – gli si sono avvicinati due ragazzi, probabilmente stranieri e minorenni. Volevano soldi. Ed è scattata la violenza: lo hanno malmenato e costretto a consegnare il portafoglio che aveva in tasca. La vittima ha cercato di proteggersi dai colpi ma erano in due contro uno. Ottenuto il bottino, i due rapinatori sono scappati prima dell’arrivo delle Volanti.
Soccorso da un altro adolescente
Del ferito, rimasto a terra, si è accorto un altro adolescente, che è corso a chiedere aiuto ai frati: «Venite, c’è un ragazzo steso a terra, è ferito». Fra Paolo Valier è accorso dall’oratorio e senza indugi ha chiamato il 112: «Ci siamo resi conto subito di quanto fosse grave la situazione – riferisce -. Al ragazzo avevano fatto davvero male. Fortunatamente è riuscito a rialzarsi, ma i segni delle percosse erano ben visibili. Ci dispiace tanto per lui, è un adolescente che frequenta il nostro oratorio». Il papà, messo al corrente dell’aggressione, è corso lì e ha poi accompagnato il figlio al pronto soccorso del Burlo Garofolo per le cure e gli accertamenti del caso.
Sull’episodio indaga ora la Polizia di Stato. Gli agenti hanno già visionato i filmati delle telecamere e in queste ore stanno stringendo il cerchio sui due rapinatori. Gli occhi elettronici infatti avrebbero immortalato l’aggressione.
Altri casi in zona
«Confidiamo nelle indagini e speriamo che fatti del genere non si ripetano – conclude fra Paolo -. Purtroppo ci sono stati anche altri casi, con modalità simili. Noi, attraverso l’oratorio, cerchiamo di insegnare ai ragazzi come stare insieme in modo costruttivo. Raccomandiamo che non vadano in giro da soli, distratti magari dal cellulare, ma che siano sempre vigili».
Riproduzione riservata © Il Piccolo