Trieste, ragazzina scappa di casa a 12 anni e passa la notte nel bosco: ritrovata

TRIESTE È finita con un grande sospiro di sollievo ieri, nelle prime ore del pomeriggio, fra i sorrisi dei soccorritori, la fuga da casa di N.K., la 12enne che ha fatto vivere ore di autentico panico alla famiglia e all’intera comunità locale in cui vive, dopo aver abbandonato, nel cuore della notte precedente, la propria casa a Sales, mentre tutti dormivano. La giovane è stata infatti ritrovata sana e salva, nelle vicinanze del piccolo centro di Bristie, a un paio di chilometri da casa, da una squadra di ricerca composta da tecnici del Soccorso alpino e speleologico e volontari della Protezione civile.
Ma prima del felice epilogo, sull’altipiano, nel cuore del territorio comunale di Sgonico, si sono vissute ore di profonda angoscia. I genitori infatti si sono accorti della scomparsa della figlia ieri, nelle prime ore del mattino, dopo che, nella serata di mercoledì, tutti erano andati tranquillamente a dormire e nulla lasciava presagire che si fosse alla vigilia di una giornata che non sarà certamente dimenticata.
Non appena la famiglia si è resa conto dell’assenza della ragazzina, immediato è scattato l’allarme. Sul posto, fin dalle prime ore del mattino, si è così attivata per le ricerche un’ottantina di persone, fra cui 38 tecnici del Soccorso alpino e speleologico e 25 volontari della Protezione Civile, oltre che Vigili del fuoco, Carabinieri e agenti della Polizia di Stato. A loro si sono ben presto aggiunti, col passar delle ore, mentre in tutto il Carso si stava diffondendo la notizia della scomparsa della 12enne, anche alcuni vicini, amici di famiglia.
Nei piccoli centri dell’altipiano, come Sales, tutti si conoscono e, davanti a una situazione del genere, i legami si rafforzano e scatta, automatica, la corsa della solidarietà per cercare di aiutare chi è in difficoltà.
All’ora di pranzo, sotto la tenda alzata per l’occasione dai Vigili del fuoco nel giardino della famiglia della giovane, si è fatto il punto della situazione. È iniziata in quel momento una nuova fase delle ricerche, che hanno visto impegnati un elicottero proveniente da Venezia, e pure un’imbarcazione, entrambi dei Vigili del fuoco, per i controlli sia dall’alto che lungo il litorale. Ogni ipotesi a quel punto sembrava infatti plausibile: sia che la ragazza si fosse allontanata a piedi, sia che avesse preso un autobus o un altro mezzo. Ovviamente nessuno lo diceva apertamente, ma non si potevano scartare neanche le situazioni peggiori, come una caduta in una delle tante doline del Carso, un qualche malintenzionato incontrato per strada, una perdita d’orientamento nelle tante boscaglie dei dintorni di Sales, rese particolarmente folte dalle intense piogge di questo periodo.
Nel frattempo, tutti gli addetti alle ricerche nei dintorni di Sales si erano divisi in gruppi, per battere i numerosi sentieri che, dalla frazione del Comune di Sgonico, si diramano in tutte le direzioni. Presenti accanto ai loro istruttori anche i cani addestrati per questi casi, appartenenti a quattro unità cinofile dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile.
Poco dopo l’ora di pranzo, quando si stava già cominciando a ragionare su cosa si sarebbe dovuto fare all’imbrunire, improvvisamente è arrivata la notizia del ritrovamento, per fortuna in apparente buona salute, della ragazzina. A quel punto tutti hanno iniziato il rientro verso il centro di coordinamento delle operazioni, davanti alla casa della 12enne, ed è stato evidente, dal comportamento di chi partecipa per professione alle ricerche di persone scomparse, il particolare sollievo, diverso dal solito, che aveva appena rasserenato gli animi.
Ci sono stati abbracci, pacche sulle spalle, sorrisi: il pericolo era svanito. Prima di poter tornare in famiglia, però, la ragazza è stata visitata da dei medici specialisti intervenuti sul posto, come avviene per prassi in queste situazioni.
Molto rapidamente è stata diffusa anche la fotografia del giaciglio che la ragazzina si era preparata a Bristie. Un’immagine che ha fatto capire che le intenzioni della giovane erano probabilmente quelle di trascorrere la notte lontano da casa: oltre a un ampio telo da picnic, aveva portato libri, penne, un cuscino gonfiabile, numerosi effetti personali. È stata la conferma cioè che l’abbandono della casa non è stato un gesto improvviso, frutto di un momento di rabbia o altro, ma il risultato di una premeditazione. Accanto al telo da picnic sono stati trovati infatti anche alcuni contenitori, indispensabili per poter portare con sé e conservare tutti gli oggetti, poi accuratamente sistemati attorno al giaciglio.—
Riproduzione riservata © Il Piccolo