Trieste provincia con più laureati supera del 5% la media nazionale
Quella di Trieste è la provincia con più laureati della Regione e svetta sulla media italiana. Lo rivela l’ultimo censimento Istat, che fotografa l’anno 2019 per tutto il territorio regionale: i laureati sul territorio provinciale triestino sono il 19%, quasi un 5% in più rispetto al 14,3% nazionale. Ma la panoramica di Istat fotografa anche altri aspetti della nostra società, dall’invecchiamento medio, al calo demografico, all’andamento del lavoro e della popolazione straniera.
La provincia di Trieste si estende solo sul 2,7% del territorio regionale, ma vi abita quasi un quinto della popolazione (19,2%). Al 31 dicembre 2019 il totale ammontava a 231.445 unità, con una riduzione del 4,1 per mille rispetto all’anno prima (232.405) del 0,6 per mille rispetto al Censimento 2011. L’Istat mostra però anche il campo lungo, segnato da una progressiva erosione: «Ai censimenti del 1951 e 1961 la provincia di Trieste contava poco meno di 300 mila residenti, la soglia venne superata al Censimento del 1971, con una popolazione di 300.304 unità e una densità di 1.413 abitanti per chilometro quadrato». Ma 48 anni dopo la popolazione è diminuita «di quasi 70 mila unità e la densità è scesa a 1.089 abitanti per chilometro quadrato, rimanendo comunque ben superiore alla media regionale di 152 abitanti per chilometro quadrato».
Il livello di istruzione in Friuli Venezia Giulia appare nel complesso più elevato rispetto alla situazione nazionale, ma all’interno della regione la distribuzione dei titoli di studio presenta alcune differenze. La provincia di Trieste supera di gran lunga la media nazionale con il suo 19% di laureati e affini. Il 13,4% dei residenti, inoltre, hanno un titolo terziario di secondo livello. Nelle altre tre province il livello è piuttosto omogeneo e leggermente inferiore a quello medio nazionale, variando tra il 12,6% di Pordenone e il 13,5% di Udine.
Ma quel che vale per l’università vale anche per le scuole medie. A Trieste risulta infatti superiore sia alla media nazionale (29,5%), che regionale (28,5%), la quota di individui con la licenza di scuola media, pari al 31,2%.
A Trieste ci sono in media più donne rispetto al resto della regione: registra infatti il dato più basso (92,2%) nel cosiddetto rapporto di mascolinità, il parametro utilizzato in questi casi (il numero di maschi è inferiore o preponderante a seconda della posizione del dato sopra o sotto quota 100%).
La popolazione è in media più anziana. L’età media regionale sale da 45,5 anni del 2011 a 47,3 del 2019 (la media italiana passa da 43,3 a 45,2). Trieste si attesta a 48,7 anni, e l’alta presenza di anziani nella popolazione è indicata in modo netto dai valori della provincia in tutti gli indicatori: sempre superiori a quelli delle altre province.
Il tasso di attività (rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione) a Trieste è inferiore alla media regionale, comunica l’Istat. È anche l’area a più bassa incidenza di occupati sia nel complesso (46%) che tra gli uomini (52,2%). L’Istat individua a Trieste anche l’incidenza maggiore per le persone in cerca di occupazione (11%)). Quanto al genere, Trieste e Gorizia hanno il tasso di disoccupazione più elevato tra le donne (11,8%).
Sugli oltre 107 mila stranieri residenti in regione nel 2019, meno di un quinto si concentra nella provincia di Trieste (21.229 unità, 19,8% sulla popolazione, in leggero aumento rispetto al 2018).Gli stranieri residenti a Trieste sono in prevalenza provenienti da paesi europei, a differenza dell’Isontino (soprattutto asiatici) e di Udine e Pordenone, dove vivono molti africani. —
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