Trieste, pronta la seconda carrozza del Tram di Opicina: tra una settimana collaudo e patenti
Trieste Trasporti sta ultimando il montaggio dei freni sulla terza e quarta vettura di riserva della linea. Il 15 e il 17 gennaio l’Ansfisa effettuerà le prove finali. Si rafforza l’ipotesi del via il primo febbraio
I freni sono arrivati. La seconda carrozza è pronta. I tecnici della Trieste Trasporti stanno già montando i blocchi a pattino sulla terza vettura, poi rimarrà da perfezionare solo la quarta, di riserva. Nei prossimi giorni l’azienda provvederà a ultimare le verifiche di sicurezza sulla linea. Tra una settimana, mercoledì 15 e venerdì 17 gennaio, i vertici dell’Ansfisa torneranno in città per certificare l’omologazione di tutto il parco vetture e rilasciare le ultime patenti per tranvieri e manutentori. A quel punto i passeggeri potranno tornare a viaggiare sul Tram di Opicina. Trieste Trasporti non conferma né smentisce una data ufficiale: l’ipotesi al vaglio è di tornare tutti a bordo il primo febbraio.
LE BATTUTE FINALI
L’attesa, dopo più di otto anni, è ormai alle battute finali. Il 17 dicembre scorso l’Ansfisa ha rilasciato il nulla osta per la ripartenza della linea 2, certificando la fine dei lavori prescritti al Comune su binari e vetture. I documenti sono stati trasmessi al Municipio e a Trieste Trasporti il 20 dicembre successivo, con data retroattiva e riferita al momento del sopralluogo. Da quel momento sono partiti i dieci giorni di pre-esercizio minimo prescritti dall’Agenzia nazionale. Il Tram ha potuto così sferragliare su e giù con una prima carrozza tra la stazione di Opicina e piazza Dalmazia.
LA FINE DEL PRE-ESERCIZIO
Il periodo minimo di pre-esercizio è terminato. I primi viaggi hanno dato esito positivo: nessuna criticità è stata rilevata lungo la linea. Tutto funziona e il mezzo si muove in sicurezza, come certificato dall’Ansfisa. In linea teorica, il Tram avrebbe quindi potuto ospitare passeggeri a bordo già dalla settimana scorsa. Ma mancavano i freni.
LA PRIMA VETTURA
Per assicurare una continuità minima alla linea 2, il Tram avrebbe bisogno di almeno due carrozze. Per viaggiare a regime, ne servirebbero tre, più una quarta di riserva, da stazionare a Opicina e mettere sui binari in caso di necessità. Ripartire subito avrebbe quindi significato correre a servizio ridotto (solo con poche corse, limitate), visto che l’unica vettura che montava i freni a pattino richiesti dall’Ansfisa (e con la quale è stato quindi possibile effettuare il pre-esercizio) era la carrozza 401. Almeno fino a ieri.
I FRENI RIMANENTI
I freni rimanenti, progettati appositamente per il Tram e commissionati a una fonderia specializzata, sono stati consegnati il 27 dicembre. In tutto erano sette: pezzi contati, costati buona parte degli 1,2 milioni stanziati dal Comune, e sufficienti per tre vetture (due a carrozza), più uno da tenere come scorta. I tecnici della Trieste Trasporti hanno quindi provveduto a montare un primo paio di freni, ultimando la seconda vettura proprio nei giorni scorsi. In queste ore sono già all’opera sulla terza: vista la praticità acquisita con le precedenti, l’azienda conta di ultimare i lavori di qui a una settimana circa. Poi mancherà solo la quarta carrozza di riserva. Questione di giorni, quindi.
LE ULTIME VERIFICHE
Terminato il montaggio dei freni, le tre carrozze aggiuntive dovranno a loro volta effettuare delle corse di verifica, per collaudare i nuovi blocchi e certificare la buona riuscita dai lavori, proprio come avvenuto per la 401. In parallelo, Trieste Trasporti condurrà ulteriori attività di verifica e manutenzione, sia lato terra che linea aerea: test che dovranno essere particolarmente scrupolosi, considerati gli otto anni di inattività dell’esercizio. Nei prossimi giorni (meteo permettendo) non ci sarà dunque da sorprendersi qualora si dovessero intravedere tecnici a lavoro sui binari. In particolare nel tratto più basso della linea, tra via Martiri e piazza Dalmazia.
IL RITORNO IN PIAZZA OBERDAN?
Per il momento, il percorso confermato è quello da piazzale Monte Re a piazza Dalmazia, con capolinea qualche metro prima della classica fermata di piazza Oberdan. Trieste Trasporti fa tuttavia sapere che, in una fase successiva alla ripartenza, si provvederà a manutenere e omologare anche quel tratto di linea, così che in un secondo momento il convoglio possa ripartire da dove per anni sono salite generazioni di triestini.
IL COLLAUDO E LE PATENTI
La settimana prossima, nelle giornate di mercoledì e venerdì, i vertici dell’Ansfisa torneranno quindi in città per effettuare i collaudi finali anche della seconda, terza e (se pronta) quarta carrozza. In quelle giornate l’Agenzia nazionale provvederà anche al rilascio delle patenti omologate per tranvieri e manutentori.
L’IPOTESI PRIMO FEBBRAIO
Trieste Trasporti al momento non comunica nessuna data ufficiale per il ripristino effettivo del servizio. Negli ultimi otto anni gli imprevisti sono stati tanti e l’azienda non vuole sbilanciarsi. L’ipotesi al momento più probabile (e prudente), è quella di ripartire con la linea 2 per il primo febbraio. Giorno più, giorno meno, per allora si potrà finalmente tornare a bordo del Tram di Opicina.
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