Trieste, premi da 1,8 milioni all’anno ai “comunali”

I dirigenti stanno intanto compilando le nuovissime pagelle individuali dei dipendenti: genereranno bonus fino a 250 euro
Un particolare della facciata del municipio di Trieste
Un particolare della facciata del municipio di Trieste

TRIESTE A fine mese, per la prima volta, i dirigenti del Comune di Trieste compileranno le schede riguardanti l’operato individuale per i circa duemila dipendenti dell’ente locale. Sarà battezzato così, in via sperimentale, il nuovo sistema per i premi “personalizzati”, ritagliati sul singolo lavoratore. Un meccanismo che porterà in media un bonus di 230, 250 euro nelle tasche dei dipendenti. L’assessore al Personale Roberto Treu alza le mani. «Lo sottolineo sempre - dice -: non si tratta di pagelle per i lavoratori, il comportamento non rientra tra i criteri di valutazione. Il nostro sistema valuta soltanto gli obiettivi raggiunti e serve a riconoscere chi riesce a dare di più, non a penalizzare chi, per un motivo o per l’altro, ha potuto dare meno».

I fondi dedicati alla misura per tre anni ammontano a circa 500mila euro, e vanno ad aggiungersi al milione e 316mila euro già destinato ai premi di primo e secondo livello per i dipendenti. Oltre a questi bisogna tener in conto anche dei circa 550mila euro annui dedicati ai premi per i 33 dirigenti comunali, le cui modalità di distribuzione sono in fase di definizione in questi giorni (vedi articolo a parte). Il sistema di premi individuali per i dipendenti sarà operativo in via sperimentale fino alla fine dell’anno, e a partire dal 2016 sarà introdotto in via definitiva: «È un esperimento innovativo - dice Treu - e come tutti gli esperimenti è perfettibile e questi primi mesi serviranno proprio a capire cosa modificare». Come funzionerà la valutazione dell’operato dei singoli lavoratori? I dirigenti e dei valutatori incaricati dovranno compilare una scheda volta a identificare gli obiettivi raggiunti dal dipendente: «Il compilatore avrà un’idea di massima del risultato - spiega Treu - ma il giudizio complessivo sulla scheda spetterà a un programma informatico realizzato ad hoc per la sperimentazione. Ogni lavoratore potrà ottenere una valutazione superiore, buona, migliorabile, fortemente migliorabile».

Ad ogni livello corrisponderà il riconoscimento di una diversa percentuale del premio: 100% per la superiore, 70% per la buona, 40% per la migliorabile, 0% per la fortemente migliorabile. L’entità media del premio cambierà a seconda dell’area e degli obiettivi a disposizione di ogni lavoratore. La somma finale quindi potrà mutare da zero a centinaia di euro, a seconda del dipendente e delle sue mansioni. Come nasce il cambiamento? Spiega Treu: «Negli anni passati il nostro sistema di valutazione del cosiddetto salario accessorio era stato contestato dall’ispettore del ministero, e si basava su più livelli di contrattazione: il primo nazionale, il secondo regionale, il terzo a livello di ente. Per quanto riguarda quest’ultima parte ci siamo trovati a gestire un milione e 316mila euro che a partire dallo scorso anno abbiamo distribuito legando la retribuzione al risultato raggiunto dall’area o dal servizio in cui il lavoratore è inserito».

A seconda del ramo del Comune in cui il dipendente lavora, quindi, riceve un premio “d'area” derivante al 30% dal raggiungimento degli obiettivi del suo dirigente, al 70% dai risultati della struttura (definiti sulla base dell’area, dell'ufficio, del tipo di lavoro). Fino a poco tempo fa questo riconoscimento veniva dato ogni mese, ora si conferisce su base trimestrale: in ottobre sarà di 197 euro (per tre mesi) e riguarderà 1874 dipendenti sulle duemila e 654 buste paga totali del Comune. I lavoratori restanti operano nei nidi e nelle scuole comunali, e rispondono quindi a diversi criteri di valutazione. Ma la vera novità, come dicevamo, è la valutazione sul singolo lavoratore. Da dove vengono i fondi per la sperimentazione? A partire dagli ultimi mesi di quest’anno, e per un periodo di prova di tre anni, il Comune impiegherà ulteriori 500mila euro per i premi individuali: «Non sono spese ulteriori in bilancio - precisa l'assessore - ma residui destinati ai lavoratori che negli anni passati sono rimasti fuori dalla contrattazione. Non potevamo destinare quei fondi ad altro che ai dipendenti, altrimenti li avremmo persi, sicché abbiamo deciso di usarli per sperimentare un nuovo sistema di riconoscimento alla persona».

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