Trieste pioniera dei robot via al primo master in Italia

L’annuncio dell’Ateneo e di Confindustria: «L’impresa 4.0 ormai è già qui». Aperti 15 posti per figure specializzate sul modello degli altri corsi europei
Lasorte Trieste 07/09/18 - Università, Presentazione Master in Robotica
Lasorte Trieste 07/09/18 - Università, Presentazione Master in Robotica

TRIESTE L’Università di Trieste sarà la prima in Italia ad avere un master di II livello in Robotica. L’hanno annunciato ieri il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia e il presidente di Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto: il master è infatti frutto dell’incontro fra la missione dell’ateneo e le esigenze delle aziende.

Il master si caratterizza per un’impronta pratica e orientata all’applicazione, con una forte proiezione verso l’internazionalizzazione e lo stato dell’arte tecnologico. Tutte le lezioni saranno infatti svolte in inglese e registrate in modo multimediale, in questo modo sarà possibile seguire i corsi anche a studenti lavoratori. Sono previsti anche tirocini in azienda e visite guidate nelle aziende partner.

La docenza sarà mista, universitaria e aziendale, e radunerà le eccellenze di entrambi i mondi: insegnanti provenienti dall’università di Trieste, l’istituto di Biorobotica della Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa, il Joanneum Research Robotics di Klagenfurt, ma anche Wartsila di Trieste, Danieli Telerobot Labs di Genova e molti altri. Le iscrizioni al corso sono già aperte e proseguiranno fino a metà ottobre, il numero di posti disponibili è 15 (più informazioni su masterinrobotics.units.it). Esistono anche otto borse di studio che copriranno il costo dell’intera retta (3 mila 500 euro).

Ha commentato Fermeglia: «L’industria 4.0 è uno sconvolgimento che interessa tutta la nostra società ed è già in corso. Molti mestieri ne verranno sconvolti. Ciò richiede una capacità di adattamento rapida da parte di imprese e atenei. Questo master si muove proprio in questa direzione».

Così invece il presidente Razeto: «Le imprese hanno forte necessità di tecnici specializzati in queste materie. Come dice Fermeglia, la rivoluzione industriale è iniziata e le aziende italiane stanno un po’ arrancando. Siamo contenti che finalmente il tessuto economico regionale e l’università siano riusciti a trovare un fruttuoso canale di dialogo».

Sono intervenuti anche il direttore e il co-organizzatore del Master, i professori Paolo Gallina e Alessandro Fraleoni Morgera. Ha spiegato Gallina: «La robotica è una parte sempre più importante del mondo industriale, ma presto lo sarà di tutta la società, con ciò che ne consegue. Ciò comporterà sfide politiche, sociali, istituzionali e formative. Anche perché i robot di oggi sono sistemi sempre più complessi, e lavorare con la robotica significa saper gestire un sistema multidisciplinare distante dalla tradizionale separazione a cassetti italiana». L’idea del master è formare proprio figure di questo tipo, ha proseguito Morgera: «Creeremo profili in grado di confrontarsi con tutti gli specialisti nelle singole discipline il cui insieme va a formare la robotica. Questa è la figura che manca al mondo delle imprese e che viene formata dai master analoghi in Europa: ma il nostro è il primo in Italia».

Così la direttrice del dipartimento di Ingegneria e architettura Ilaria Garofolo: «Siamo molto orgogliosi di questo master, il terzo percorso interdisciplinare avviato quest’anno». —


 

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